Una legge per «Bella ciao» inno del 25 aprile, scoppia la polemica «E’ troppo di sinistra»

Una legge per istituire la canzone popolare Bella ciao come inno ufficiale delle cerimonie del 25 Aprile, giorno della Liberazione dal nazifascismo. È quanto chiede un gruppo di parlamentari, in gran parte del Pd, in una proposta di legge depositata alla Camera. Si tratta di una «espressione popolare dei più alti valori alla base della nascita della Repubblica», spiegano i deputati. L’iniziativa, tra gli altri, è stata sostenuta da Emanuele Fiano, Piero Fassino, Laura Boldrini, Bruno Bossio, Carla Cantone, Roberto Morassut, Ubaldo Pagano, Stefania Pezzopane. Oltre a questi dem, ci sono anche Michele Anzaldi e Massimo Ungaro, di Italia viva, Alberto Manca dei Cinque stelle, Nicola Stumpo di Leu. Con questa proposta di legge «si intende riconoscere finalmente l’evidente carattere istituzionale a un inno che è espressione popolare – vissuta e pur sempre in continua evoluzione rispetto ai diversi momenti storici – dei più alti valori alla base della nascita della Repubblica». Il testo si compone di un solo articolo, diviso a sua volta in due commi. «Nello specifico, pertanto, con l’articolo 1, comma 1, si prevede il riconoscimento da parte della Repubblica della canzone Bella ciao quale espressione popolare dei valori fondanti della propria nascita e del proprio sviluppo. Il comma 2 dello stesso articolo stabilisce, inoltre, che la canzone Bella ciao sia eseguita, dopo l’inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo».

«Io credo che le politiche del Pd su questa tematica siano un classico antifascismo da passerella». Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, commenta così all’Adnkronos la proposta di legge. «Infatti non è un caso che proposte simili vengano alla luce sempre appena prima di un periodo elettorale. Adesso ci sono le elezioni amministrative e viene fuori questa proposta. Nelle scorse tornate elettorali c’era l’allarme per “l’onda nera», “attenti arriva Salvini”, adesso con Salvini ci governano. Il Pd è la costruzione politica più ipocrita che ci sia. Si dovrebbero vergognare perché sono gli stessi che al Parlamento europeo hanno votato la mozione della destra che equiparava il comunismo al nazismo. Con questa gente e con il loro antifascismo prêt-à-porter non vogliamo avere nulla a che fare».

La nipote del Duce, Rachele Mussolini dice che il 25 aprile spegnerà televisione e radio: «È una proposta divisiva. Come al solito penso che questi signori del Pd e chi gli va dietro, parlamentari di Italia viva, Leu e gli altri, vivano su un altro pianeta, perché è evidente come i problemi siano altri piuttosto che farsi una “cantata” e riconoscere l’ufficialità di Bella Ciao che loro già intonano il 25 aprile».

Per Ignazio la Russa, vicepresidente FdI in Senato, invece: «Non mi pare che sia il problema principale dell’Italia in questo momento. E non mi pare che Bella ciaopossa sostituire il canto Fratelli d’Italia». «Bella ciao», aggiunge, «non per colpa del testo ma per colpa della sinistra, è diventata una canzone che non copre il gusto di tutti gli italiani: è troppo di sinistra. Non è la canzone dei partigiani, è la canzone solo dei partigiani comunisti. Sono contrario». corriere.it