Un itinerario alla scoperta della lingua italiana

“Con l’adesione al progetto ‘Lingua in cammino’ è arrivato l’ennesimo riconoscimento alla storia culturale di Cassino. Si tratta di un festival itinerante che, partendo dall’Italia centrale, traccerà un vero e proprio percorso linguistico che attraverserà tutto il Paese da Nord a sud”. A dichiararlo l’assessore alla cultura Danilo Grossi in merito al progetto che annovera come responsabile scientifico il professir Massimo Arcangeli e tra i coordinatori Sandro Mariani. Un progetto innovativo per il panorama culturale italiano che non è passato inosservato al festival della crescita che ha colto l’occasione lo scorso 3 marzo per presentarne l’anteprima dal Salone d’Onore della Triennale di Milano. “Un progetto – ha continuato Grossi – di altissimo valore culturale che sta raccogliendo ogni giorno decine di richieste di adesione. Cassino non poteva proprio mancare all’interno di un progetto pensato come un vero e proprio itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro paese dalle tante altre ‘lingue’ presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici, ecc.). Una manifestazione che giovedì 17 marzo sarà presentata al Festival della Crescita a Roma, una vetrina impostante che testimonia la bontà di un progetto che mette in rete l’Italia intera attraverso la lingua. Cassino fa parte del nucleo fondante di questo progetto. Un riconoscimento che attesta l’importanza della città per il patrimonio linguistico del nostro Paese. In questo senso come non ricordare che le prime testimonianze scritte in lingua italiana provengono proprio dalla città martire. Mi riferisco ai Placiti Cassinesi, conosciuti anche come Placiti Capuani. Quattro testimonianze giurate, registrate tra il 960 ed il 963 sull’appartenenza di certe terre ai monasteri benedettini di Capua, Sessa Aurunca e Teano che sono i primi documenti di volgare italiano scritti in un linguaggio che vuol essere ufficiale e dotto. La formula del placito capuano fu inserita nella stessa sentenza, scritta in latino, e ripetuta per quattro volte. Cassino, quindi, ha un ruolo centrale in questo percorso. Un privilegio che sarà con altri 4 Festival, già gemellati, in rappresentanza delle altre regioni dell’Italia centrale. Mi riferisco a ‘la Festa di Scienza e Filosofia di Foligno’, al ‘Futura Festival di Civitanova Marche’, al ‘La parola che non muore di Civita di Bagnoregio’ ed al ‘Borgo dei Libri’ di Torrita di Siena. Ogni città porta ‘con sé’ un proprio Festival rappresentativo. Noi abbiamo scelto il teatro civile e quindi Cassinoff. Una manifestazione di altissimo profilo, divenuta nel tempo un appuntamento fisso per la città di Cassino, che senza ombra di dubbio rappresenta una delle più grandi innovazioni nel panorama culturale della nostra città. Voglio complimentarmi con Sandro Mariani ed il professor Massimiliano Arcangeli, autori del progetto, che attraverso questa iniziativa contribuiscono a dar lustro alla città di Cassino”.