Uccide la moglie con due colpi di pistola, condannato all’ergastolo a 78 anni

La Corte d’Assise di Roma ha condannato all’ergastolo Piero Bergantino, il 78enne che uccise la moglie, Caterina D’Andrea, il 19 giugno del 2022 con due colpi di arma da fuoco, una Glock, nel loro appartamento di via Pietro Mascagni, nella zona nord della Capitale. La vittima, che in quel momento stava riposando in camera da letto, aveva 72 anni. Il marito, un assicuratore in pensione, dopo l’omicidio si recò nello studio del suo avvocato per costituirsi: il legale allora avvisò la polizia e gli agenti poco dopo trovarono il corpo della donna nell’appartamento. Martedì i giudici, accogliendo la richiesta della pm Alessia Natale, hanno condannato il 78enne, alla pena dell’ergastolo per omicidio volontario aggravato. Bergantino – che è stato anche ispettore della Lega Calcio per molto tempo, spesso a bordo campo allo stadio Olimpico nelle partite della Lazio e
della Roma –  al tempo, spiegò alla pm di aver «rimosso la pistola da sotto il cuscino» causando l’esplosione del colpo «per errore» e aggiunse che «il secondo colpo» lo sparò «per non farla soffrire». corriere.it