Turisti fanno il bagno nelle fontane di Roma, scatta l’allerta estiva

Quadruplo attacco a Fontana di Trevi nella stessa notte e nel giro di due ore. Un anticipo di quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane estive. Sei turisti stranieri sono stati multati dai vigili urbani che li hanno fermati fra mezzanotte e le 2: i primi quattro, tutti stranieri, erano entrati nella vasca del Bernini in tre occasioni differenti per fare il bagno vista anche la temperatura superiore ai 25 gradi, gli altri due giovani, un ragazzo e una ragazza, residenti in altre regioni, sono stati invece individuati mentre si arrampicavano sul monumento forse con l’intenzione di tuffarsi. Multe complessive di circa 2mila euro: 450 euro per i quattro «bagnanti», 250 per gli altri due sulla base delle sanzioni previste dal Regolamento di polizia urbana. Proprio per il rischio che episodi come questi possano ripetersi di continuo, a Fontana di Trevi così come anche in altri luoghi storici e di grande richiamo turistico, a cominciare da piazza Navona, dal Gianicolo e ancora piazza del Popolo e piazza della Repubblica, la polizia municipale ha intensificato i controlli, soprattutto quelli notturni. L’obiettivo non è soltanto quello di bloccare in tempo, o comunque entro pochi minuti, chiunque decida di immergersi oppure tuffarsi nelle fontane storiche, ma anche evitare che i monumenti vengano danneggiati. I turisti fermati nella notte di ieri sono giovani, hanno fra i 25 e i 31 anni: quelli del bagno sono due belgi (che si erano tuffati insieme) di 30 e 31 anni, un francese di 26 e un cinese 25. Anche gli italiani hanno 30 e 31 anni. Sono stati tutti invitati a seguire gli agenti negli uffici del I Gruppo Centro dove sono stati identificati. Successivamente gli sono stati notificati i verbali di contravvenzione e sono stati anche messi al corrente delle conseguenze di una possibile recidiva. Sono da giorni in vacanza nella Capitale con gruppi di amici e alloggiano in strutture ricettive del centro. Si indaga ora per capire se bagni e arrampicate proibite siano state solo bravate improvvisate o facessero parte di un’azione in qualche modo organizzata per filmarsi e quindi postare le immagini sui social per farsi riprendere con i like. corriere.it