Trisulti, sul futuro della Certosa i giudici rinviano la decisione

di Massimo Mangiapelo

Per la vicenda della Certosa di Trisulti c’è da aspettare. Il Consiglio di Stato, infatti, ha rinviato al 18 febbraio del prossimo anno l’udienza in cui si deciderà la questione sull’importante monumento architettonico situato in territorio di Collepardo.

Come si ricorderà, la disputa è tra il Ministero dei Beni Culturali e la Dignitatis Humanae Institute, l’associazione che aveva vinto la gara per la gestione della Certosa. Dopo che i monaci cistercensi avevano abbandonato il luogo sacro, il Ministero (proprietario del sito) aveva emesso un bando per la gestione della stupenda abbazia. La gara se l’era aggiudicata la D.H.I. con un notevole rialzo rispetto alla base d’asta. Ma subito la notizia aveva suscitato scalpore, in quanto tale associazione voleva realizzare dentro la Certosa una scuola sovranista. Ci fu un’indignazione popolare con manifestazioni e proteste che intendevano sottolineare il dissenso popolare verso questa istituzione.

In seguito l’associazione guidata nominalmente da Benjamin Harnwell, ma che aveva alle spalle poteri forti che finanziavano l’operazione, è venuta meno alle disposizioni che erano necessarie per vincere il bando, tra cui anche il mancato corrispettivo annuo da erogare.

Una lunga diatriba che dura ormai da troppo tempo. I residenti di Collepardo, ma non solo loro, vorrebbero che l’associazione, che tra l’altro impedisce anche la celebrazione della funzione religiosa nella chiesa interna, abbandonasse i suoi “sogni di gloria” e facesse le valigie. A quel punto il Ministero farebbe un altro bando di gara e si potrebbe pensare ad un accordo tra i Comuni limitrofi che potrebbero unirsi in Consorzio e riprendersi quella che è un bene culturale e religioso di tutta la Ciociaria.

Ora si dovrà attendere il 18 febbraio 2021 per sapere quale sarà la decisione del Consiglio di Stato.