Sviluppo, aprire UE a Balcani ed est Europa

Una UE che si apre ai Balcani e all’Est Europa è una grande occasione di sviluppo per le imprese italiane, industriali e finanziarie. E il Nord-Est può giocare un ruolo di leadership verso nuovi mercati e opportunità di investimento. È uno dei messaggi principali del Trieste – Eastern Europe Investment Forum organizzato il 6 giugno da FeBAF – Federazione Banche Assicurazioni e Finanza – e MIB Trieste School of Management. La quarta edizione del Forum ha riunito nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia oltre 150 partecipanti internazionali ed esperti del settore bancario, assicurativo e del risparmio gestito, analisti, regolatori e policy maker, per discutere le questioni relative a investimenti, crescita e opportunità nell’Europa orientale. Riflettori puntati sui temi caldi dello sviluppo della regione, un’area composita che vede paesi dell’Eurozona, paesi che si stanno preparando per accedervi, paesi in pre-adesione UE o che hanno con essa consolidate relazioni economiche.

Paolo Garonna

“Imprese e settore finanziario italiani possono assumere ruolo di traino nella prospettiva di una più ampia Unione Europea che è anche integrazione di mercati, infrastrutture, investimenti, finanziamento per imprese e famiglie – come ha detto nel suo intervento Paolo Garonna, segretario generale della FeBAF – Un’Unione degli investimenti e dei finanziamenti in un’Europa allargata che rilancerebbe l’Italia a partire dal Nord est e da Trieste, con una centralità nuova e strategica, oltre che naturalmente geografica”.

Investimenti, imprese e mercati dei capitali dunque protagonisti al Forum di quest’anno, con sessioni sul settore bancario e quello assicurativo, sulle piccole e medie imprese, con la BERS – Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo – che ha presentato la situazione attuale e discusso le sfide e le opportunità di crescita degli investitori istituzionali nel SEE (South East Europe). Record anche di paesi rappresentati quest’anno: Albania, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Kosovo, Montenegro, Nord-Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ucraina. Con l’Italia, chiamata ad assumere e consolidare ruolo di “capofila” nella regione, i Paesi sono sedici. Durante i lavori è stato presentato anche un rapporto che raccoglie analisi  sui mercati dei paesi partecipanti. Sono intervenuti al Forum, oltre a Vladimir Nanut e Federica Seganti di MIB Trieste School of Management che ha ospitato l’evento, il Presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola, Enzo Quattrociocche (BERS), Mario Nava (Commissione UE). Hanno sponsorizzato il Forum Allianz, Generali Investments e AFME (Association for Financial Markets in Europe).