Superluna rosa, tutti con il naso all’insù ecco quando

Quest’anno la luna piena di aprile è un po’ particolare. È una superluna, così chiamata dal 1979 quando la posizione si viene a trovare più vicina alla Terra rispetto alla distanza media. Quindi apparirà un po’ più grande del solito, anche se a occhio nudo è difficile notarlo. Alle 5,33 (ora italiana) di martedì 27 aprile si troverà infatti alla distanza di 369.869 chilometri, mentre la distanza media è di 384.403 km (misurati dal centro del nostro pianeta al centro delle Luna). Ma non è questa la particolarità: di superlune, infatti, ce ne sono 5-6 all’anno. Anzi, nel 2021 sarà sempre «superluna» fino a settembre a causa del fatto che l’orbita della Luna intorno alla Terra non è un cerchio perfetto, ma un’ellisse con un punto massimo e uno minimo di distanza, i quali a loro volta non sono sempre costanti ma variano sotto l’influsso gravitazionale del Sole e, in misura molto minore, di Giove.

Quella di aprile non è neanche una superluna record, con il punto più vicino alla Terra che è stato raggiunto il 14 novembre 2016 a una distanza di 356.509 chilometri e che sarà superato solo nel 2034. Allora cos’ha di speciale? La marea che genera. La luna piena attuale avviene esattamente quando il suo piano orbitale interseca quello della Terra (chiamato eclittica) nell’orbita del nostro pianeta intorno al Sole. Il piano della Luna forma un angolo di 5,14 gradi con quello della Terra. Perciò per un tratto la sua orbita viene a trovarsi «sopra» l’eclittica, e per un tratto «sotto». I due piani si intersecano in quelli che sono chiamati «punti nodali»: uno ascendente quando l’orbita della Luna passa da «sotto» a «sopra» quella della Terra, discendente nel caso opposto. corriere.it