Straniero arriva in Italia chiede il reddito di cittadinanza lo ottiene e riparte, furbetto beccato

In Italia solo per un giorno. Giusto il tempo di richiedere il reddito di cittadinanza. Così, da metà 2020 ha percepito il reddito senza averne diritto. Ma l’uomo, un romeno di 29 anni, non ha mai vissuto in Italia, è arrivato in Piemonte il giorno prima di presentare la pratica per la richiesta di cittadinanza e dopo aver ottenuto la tessera su cui lo Stato carica il budget è ripartito per tornare in Romania. Naturalmente la falsa dichiarazione gli è costata una denuncia e ora dovrà restituire i soldi ricevuti senza diritto. La sua tessera l’aveva tenuta un complice, residente in provincia di Vercelli con il compito di poter ritirare i soldi. 

Resta ancora da capire se facesse recapitare i soldi su un conto all’estero o se del reddito di cittadinanza beneficiasse in realtà qualcuno che non lo aveva richiesto ma che tramite la tessera poteva ritirare tutti i mesi il denaro. E questo è solo uno dei casi scoperti dai carabinieri di Vercelli. Cento i «furbetti» pizzicati su un totale di 3000 richieste dal comando provinciale Vercellese, che in collaborazione con l’Inps, ne ha controllate mille. Sono stati tutti denunciati alla Procura di Vercelli e rischiano una pena che varia da 2 a 6 anni di reclusione, per «aver reso o utilizzato documenti o dichiarazioni false o attestanti cose non vere al fine di procurarsi un illecito profitto ai danni dello Stato Italiano». 

Stando agli accertamenti, ad oggi questi «furbetti» hanno causato allo Stato (ed implicitamente ai soggetti realmente bisognosi che del beneficio hanno una concreta necessità) un danno complessivo di oltre 400mila euro, somme che l’Inps, bloccata immediatamente l’erogazione dell’emolumento, avrà il compito di recuperare. La verifica sarà progressivamente estesa a tutte le richieste presentate. corriere.it