Springsteen a Milano, concerto epico

“I’m rocker” mai parole più calzanti. Bruce Springsteen a quasi settanta anni tiene concerti della durata di quattro ore, cantando, suonando e correndo come fosse quel ragazzo poco incline alla disciplina delle suore, nato e cresciuto nel New Jersey. The boss conferma però di avere l’Italia nel sangue. Sua madre è di Vico Equense e questo legame con il Belpaese emerge in ogni sua esibizione. Bruce ha letteralmente sposato Milano. Sette volte nella città meneghina. Dal 1985, sua prima volta in Italia da star mondiale, al 2016. Un record per un artista internazionale. Ogni volta che Springsteen torna alla Scala del calcio, accade qualcosa di speciale. L’ha detto anche lui che Milano è unica. E Milano ha risposto con due sold out e con una accoglienza da brividi. The boss è salito sul palco accompagnato dalle note di Ennio Morricone, ha ringraziato il pubblico a modo suo: regalando emozioni senza mai fermarsi. Immancabile l’omaggio a Clarence Clemons. Poi ha salutato la band, ha imbracciato l’acustica e ha chiuso con “This hard land”. Il volto di Bruce è commosso quando si toglie l’armonica e alza la chitarra al cielo. In due serate 69 canzoni, di cui 35 esecuzioni uniche. Quasi otto ore di musica rock. La prima doppia data di Springsteen a Milano doveva essere epica ed epica è stata.