Spesa sociale, Frosinone è capolista

Frosinone è il primo tra i capoluoghi del Lazio nelle uscite e negli investimenti nel settore dell’assistenza sociale. Sul sito del centro di ricerca indipendente OpenPolis, la città si piazza al primo posto tra le città più rappresentative della Regione, con una spesa pro capite di 262,15 euro, precedendo così Roma, Viterbo, Rieti e Latina. Il capoluogo ciociaro è dunque il primo, nel Lazio, relativamente all’erogazione di servizi come asili nido, residenze per anziani, prevenzione e riabilitazione domiciliare, assistenza alle famiglie con portatori di handicap, assistenza alle famiglie colpite da fenomeni gravi di disagio economico e sociale. “L’ente municipale – ha affermato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – è la prima istituzione con cui i cittadini vengono a contatto. E’ l’interlocutore a cui, tutti i giorni, i frusinati fanno riferimento, sia nel caso di semplici adempimenti burocratici, sia nel caso in cui si cerchi sostegno per affrontare difficoltà o disagi, purtroppo largamente diffusi in un momento caratterizzato da una drammatica crisi economica. Per questo motivo, abbiamo tenuto al centro della nostra azione amministrativa, le persone e le loro esigenze, nella consapevolezza che le scelte compiute dall’ente comunale incidano materialmente sulla vita dei cittadini, in positivo, come testimoniato dai dati di OpenPolis, alleviando non poco il disagio sociale largamente diffuso”. Va sottolineato il fatto che la spesa relativa all’intero settore sociale è finanziata, principalmente, proprio dagli enti locali, tenuto conto del fatto che i trasferimenti da parte delle Regioni e del Governo centrale, in tutta Italia, sono scesi di circa il 300%. La spesa corrente, quindi, nei servizi sociali, oggi viene sostenuta, in misura prevalente, con le risorse del Comune di Frosinone, impegnato a finanziare anche numerosi servizi a domanda individuale, che altri capoluoghi lasciano completamente a carico dei singoli nuclei familiari. Dal 2012, inoltre, l’amministrazione Ottaviani ha eliminato l’odiosa e iniqua tassa che i nuclei familiari erano obbligati a corrispondere al centro sociale integrato per permetterne la fruizione ai disabili. “L’attestazione giunta dal centro di ricerche indipendente, che ci indica come primo capoluogo regionale nella spesa per il sociale – ha concluso il sindaco – non deve far dimenticare che dietro i numeri, come quelli indicati da OpenPolis, vi sono giovani, famiglie, anziani, disabili a cui l’amministrazione, mediante il lavoro svolto dagli uffici comunali e dall’assessore Gagliardi, ha dato risposte concrete, mettendo in pratica i principi dell’inclusione, dell’assistenza, della prevenzione e del sostegno”.

Redazione Frosinone