Sembra più una modella che una spigolatrice, politici in cerca di consensi

di Roberto Passeri

Politici all’inaugurazione della scultura “La Spigolatrice di Sapri”. Si esibiscono in passerella pensando ad un importante evento locale e nazionale per rincorrere consensi; ma nessuno di loro ha fatto un esame realistico dell’opera, accontentantosi della simbologia a cui si collega nella famosa poesia, che prende il nome della giovane contadina. Il mio commento è il seguente: questa figura sembra più una modella che una spigolatrice. Forse l’artista voleva presentare una donna ideale (vestita in modo succinto, come può essere la moda femminile di oggi), che ha assistito ad un avvenimento storico del nostro Risorgimento.

Però non sono d’accordo con l’artista, perché ritengo che la rappresentazione della giovane avrebbe dovuto avere un riferimento al momento e all’ambiente, che lei stava vivendo, per far capire la testimonianza della donna a quell’evento. Lei era una contadina che vestiva certamente in altro modo e che stava osservando gruppi di uomini, che cercavano di coinvolgere i conterranei della giovane nell’insurrezione dei primi moti per la liberazione dell’Italia dallo straniero; contadini impreparati ad abbracciare la causa di quel tipo di ribellione. Una persona che osserva quella statua, forse, non capirebbe il rapporto tra la donna rappresentata in quell’opera e l’avvenimento storico.