Segni di loto, Ren Wendong ad Arpino
[one_third][/one_third] Il prossimo 9 ottobre alle 18, presso il Castello di Ladislao di Arpino, nell’ambito delle iniziative programmate per la Giornata del FAMU, apre al pubblico Ren Wendong. Segni di loto, mostra curata da Loredana Rea, direttore della Fondazione Umberto Mastroianni. L’evento aperto fino al 13 novembre 2016, propone una suggestiva selezione di opere dell’artista cinese Ren Wendong, vice direttore del Politecnico di Da Lian e raffinato interprete della tecnica tradizionale della pittura ad inchiostro. Fogli di grandi dimensioni, accolgono i segni di una cultura antica, riportando nella contemporaneità i valori della dottrina Zen, filo tenace che lega sviluppo spirituale e ricerca artistica. Il tema scelto per suggerire la complessità di un percorso d’arte e di vita è la rappresentazione del fiore di loto, che simbolicamente rappresenta la purezza, perché pur nascendo in acque paludose non è da esse macchiato, ma anche l’apertura spirituale, perché esce dall’oscurità per dispiegarsi nella pienezza della luce.
Wendong, seguendo la tradizione, con pochi mezzi – l’inchiostro di china nelle sue infinite sfumature e la carta bianca di riso – costruisce la molteplicità di una dimensione, in cui sprofondare per nutrirsi di emozioni e suggestioni. Sui fogli bianchi, infatti, i segni si animano, guizzando in ogni direzione, per catturare lo sguardo e condurlo in profondità suggerite con maestria. Questa mostra è un ulteriore apertura della Fondazione Umberto Mastroianni, che nel Castello Ladislao Di Arpino accoglie la più ricca e rappresentativa eredità di uno dei più eclettici e geniali scultori del ‘900 e la memoria di un’intera famiglia di artisti, verso l’internazionalizzazione e, come scrive in catalogo il Presidente del Consiglio di Amministrazione Andrea Chietini, “rappresenta non solo la possibilità di scoprire l’incanto di un linguaggio antico eppure strettamente contemporaneo, ma anche l’occasione per intrecciare i contatti con una realtà artistica importante sebbene ancora poco conosciuta in occidente”. A partire dalle 16,30, l’Area dei Servizi Educativi e Didattici della Fondazione, in linea con le iniziative del FAMU, propone un percorso ludico e creativo Carte all’Aria, progettato per coinvolgere le famiglie in una divertente occasione di sperimentazione creativa, per godere dell’arte in famiglia, per imparare, crescere e confrontarsi con gli altri, per creare, inventare e divertirsi, lasciando nei più piccoli e nei grandi la voglia di ripetere l’esperienza di sentirsi al museo come a casa propria.