Scoppia l’allarme ad Alatri, superati i 200 casi positivi

di Massimo Mangiapelo

Comincia a preoccupare la situazione del Covid sul territorio comunale di Alatri. C’è stato un altro incremento, tanto che si è superata la soglia dei 200 casi positivi. A darne notizia è stato il sindaco Giuseppe Morini, il quale fa sapere che c’è stato un alto incremento di casi, sul nostro territorio comunale e provinciale.

«Ieri ad Alatri abbiamo superato i 200 casi attualmente positivi» afferma il primo cittadino. Il quale poi vuole puntualizzare un concetto importante: «Stiamo vivendo davvero, nella tragedia della pandemia, una situazione paradossale: a Napoli ci si lamenta per le misure troppo blande, mentre a Bergamo si accusa il sindaco di aver permesso la chiusura totale. A tutti coloro che, attraverso diversi canali, stanno chiedendo chiusure locali, puntando l’indice sulle presunte responsabilità dei Sindaci, voglio fare un appello, che spero non cada nel vuoto, ma che venga accolto per quello che è. Noi sindaci siamo in prima linea, sempre, anche in questo frangente, ma dobbiamo rispettare le norme che calano dal governo. Insomma – prosegue Morini – si immaginano, in capo agli enti locali, responsabilità e discrezionalità che, in realtà, non possono essere scollate da un contesto territoriale più ampio. Le decisioni vengono prese altrove, ma a risponderne sono sempre i sindaci».

Poi il Sindaco scende nel dettaglio: «I numeri del contagio sono alti, è vero, ma non così alti da richiedere ulteriori misure rispetto a quelle attualmente in vigore. I dati ufficiali in nostro possesso oggi ci dicono che Alatri è nella media della provincia di Frosinone e che la nostra provincia è nella media regionale. La regione Lazio è inclusa, come tutti sappiamo, nelle regioni con livello di criticità gialla. Qualunque decisione, a livello locale, dovrebbe essere, anzitutto, condivisa con Asl, Prefettura e Regione, poi, e soprattutto, supportata da dati certi ed ufficiali, non da sensazioni o dalle visioni obnubilate di falsi profeti».

Infine Morini conclude: «Abbiamo il dovere di mantenere la calma, fare tutti del nostro meglio, con coscienza e senso civico. Abbiamo il dovere di rispettare le Istituzioni e i ruoli che al loro interno si ricoprono. Abbiamo il dovere di restare uniti, come Paese, come territorio, come comunità locale, perché “solo se saremo uniti saremo forti” e se saremo forti potremo vincere anche questa battaglia».