Sanità, previsto aumento posti letto in Ciociaria

“I nuovi 102 posti letto nelle nostre strutture ospedaliere certificano l’inversione di tendenza nelle politiche sanitarie della Regione Lazio. Il buongoverno Zingaretti, che continua a tagliare gli sprechi per investire sui servizi, ha definitivamente chiuso la stagione dei tagli in Ciociaria: nessuna chiusura delle nostre strutture, la riorganizzazione dei servizi per migliorare la qualità delle prestazioni, il potenziamento delle reti ospedaliere. Sono questi i punti cardine del nostro lavoro: con la prossima uscita dal commissariamento e la conseguente possibilità di assumere personale medico, si arriverà al punto di svolta per la sanità regionale e per quella della provincia di Frosinone”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Mauro Buschini in merito all’annuncio relativo all’aumento dei posti letto in Ciociaria da parte del Presidente Zingaretti. “L’aumento dei posti letto in Ciociaria – continua Buschini – segue l’ “operazione recall” attivata dalla Regione Lazio con più di 10mila prestazioni sanitarie nell’ASL di Frosinone, dove ci sarà una suddivisione per nove tipi di esami: si va dalle 2.650 visite specialistiche, passando per le oltre 800 risonanze sino ad arrivare a 2500 ecografie, 1200 ecocardio e 1200 tac. In aggiunta a quanto descritto, sono previste prestazioni aggiuntive per ecocolordoppler, elettrocardiogrammi, holter e gastroscopie. Il nostro obiettivo – spiega il Presidente della Commissione Bilancio – è quello di rendere più efficiente lo smaltimento di visite ed esami riducendo i tempi d’attesa dei pazienti. E’ la prima volta che qualcuno viene chiamato a casa per essere invitato ad anticipare una prestazione sanitaria e questo non poteva che avvenire nel Lazio, una regione modello che taglia gli sprechi e investe le risorse per i servizi. Le 10mila prestazioni previste per la nostra provincia, dimostrano l’attenzione della Regione per il territorio ciociaro. I problemi da affrontare restano molti, ma il cambio di rotta nella sanità regionale è sempre più evidente”.