Salmonella, fermata la fabbrica Kinder Ferrero l’azienda chiede scusa

Le autorità del Belgio hanno deciso di fermare la fabbrica Ferrero dove vengono prodotti cioccolatini Kinder ad Arlon dopo che sono emersi diversi casi di sospetta contaminazione da salmonella (qui la spiegazione di che cosa sia la salmonellosi, quali siano i sintomi e come si curi). 

L’autorità per la sicurezza alimentare belga (Afsca) ha ordinato lo stop alla produzione accusando Ferrero di aver fornito «informazioni incomplete». «Dopo aver condotto le nostre indagini, e a seguito delle scoperte effettuate nelle scorse ore riguardo l’incompletezza delle informazioni fornite da Ferrero, l’Agenzia ritira oggi l’autorizzazione a produrre alla fabbrica di Arlon», si legge in una nota dell’Afsca. La stessa agenzia ha anche ordinato il richiamo di tutti i prodotti Kinder usciti dalla fabbrica. 

Ferrero si è scusata dopo aver riconosciuto «carenze interne»: il gruppo — si legge in una nota — «si rammarica profondamente» e presenta «le sue sincere scuse a tutti i nostri consumatori e partner commerciali», assicurando di voler adottare «tutte le misure necessarie per preservare la piena fiducia dei nostri consumatori». 

Nei giorni scorsi Ferrero aveva deciso di ritirare in via precauzionale diversi lotti di cioccolatini Kinder in diversi Stati — tra cui Francia, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Olanda, Serbia, Montenegro e Stati Uniti, oltre all’Italia — dopo il verificarsi di alcuni casi di salmonellosi. Ferrero, in una nota, rassicura i suoi clienti che le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa sul mercato italiano sono prodotte in Italia ad Alba (CN) e non sono coinvolte dal richiamo. In sostanza, in Italia non vi è nessun collegamento tra il consumo di prodotti Kinder e casi di salmonella accertati.

I casi sospetti sono stati oltre 60 nel Regno Unito e 21 in Francia; 15 tra questi ultimi casi avevano mangiato prodotti Kinder che sono ora fuori dal mercato. Sul mercato britannico erano state ritirate uova Kinder Surprise singole e multipack. In Italia i prodotti ritirati erano alcuni lotti di Kinder Schoko-Bons con scadenza tra il 28 maggio e il 19 agosto 2022.

Nei giorni scorsi, l’azienda di Alba aveva replicato puntualizzando che «ad oggi, nessun prodotto analizzato sui mercati coinvolti dal richiamo è risultato contaminato da salmonella». In una nota divulgata in occasione del ritiro in Italia si legge che si è trattato di una decisione «volontaria e precauzionale, in linea con i valori che da sempre guidano il Gruppo Ferrero, quali la massima priorità alla tutela del consumatore, alla qualità e alla sicurezza alimentare dei propri prodotti». 

L’azienda invitava i consumatori che avessero acquistato questo tipo di prodotti a non consumarlo e contattare il numero verde. Precisava anche che «tutti gli altri prodotti Ferrero, compresi i Kinder dedicati alla Pasqua e tutte le caratterizzazioni della ricorrenza pasquale, non sono coinvolti dal richiamo». corriere.it