Running e salute, l’importanza della corsa e le regole da rispettare

È indubbiamente il gesto atletico più inflazionato ed emulato nel mondo.

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, ha deciso di cimentarsi nella corsa partendo direttamente dalla sedentarietà più assoluta. In fondo la frase “da lunedì mi metto a dieta e vado a correre” è gettonatissima dopo le festività e dopo lo sguardo critico e al proprio aspetto o alla bilancia. Ma davvero la corsa è il migliore e più facile degli sport? Assolutamente no.

La corsa è una vera e propria disciplina sportiva, troppo sottovalutata nella sua esecuzione dagli amatori che non devono limitarsi a mettersi le scarpette e improvvisare, ma piuttosto iniziare per gradi, analizzarsi e farsi seguire.

Una persona obesa o in grande sovrappeso che decide di intraprendere questo percorso da zero, rischia tantissimo traumi e infortuni alle articolazioni inferiori, causate dalla mancanza assoluta di muscolo e protezione per le ossa, oltre all’ingente carico che le sollecitazioni hanno su di esse.

La prima cosa da fare, oltre a cambiare alimentazione, è quella di iniziare con delle lunghe passeggiate, che diventeranno con il tempo più veloci ed allenanti. A questo primo step, consiglio di associare un’educazione motoria funzionale da un professionista del settore.

La mobilità, la propriocezione, la stabilità del core, sono presupposti fondamentali per correre prima con la testa e poi con le gambe. Potete notare da soli quello di cui parlo, tolti i podisti di professione, ci sono eserciti di persone che trottano senza un postura adeguata, un corretto appoggio del piede, oppure una consapevolezza fisiologica e motoria del gesto.

La corsa fatta male e perpetrata nel tempo, può fare danni seri. Non improvvisatela ma preparatevi ad una performance funzionale e riducendo al minimo i rischi correlati con un allenamento apposito.