Rubano 36mila euro da una cassaforte, arrestati 3 poliziotti

Accusati di aver rubato 36mila euro da una cassaforte durante una perquisizione domiciliare. Per questo tre agenti di polizia in servizio presso il commissariato Salario-Parioli sono stati arrestati dai loro colleghi della Squadra mobile. Sono ai domiciliari. Con loro è finito in manette anche un pregiudicato di origini albanesi. Ai poliziotti è contestata anche la perquisizione non autorizzata effettuata il 27 maggio scorso oltre che la rapina aggravata in concorso a una coppia alla quale si sono presentati paventando un controllo in casa in via Carmelo Maestrini, a Mostacciano. I tre sono entrati in camera da letto, hanno aperto la cassaforte con le chiavi che poi si sono portati via con i soldi. «Trasparenza e fedeltà ai valori della Polizia di Stato hanno orientato la Questura di Roma nell’impegno investigativo, con l’esecuzione di 5 misure cautelari a carico di altrettanti appartenenti in servizio presso due Commissariati capitolini», scrivono dalla Questura  da dove viene sottolineato come le due operazioni «rappresentano il frutto di un patrimonio anticorpale che ha sempre visto la Questura inflessibile nei confronti di operatori della Polizia di Stato che, tradendo il giuramento prestato all’atto dell’arruolamento, dirottano il proprio percorso professionale all’insegna di una inclinazione a delinquere incompatibile con il mandato costituzionale che la polizia  custodisce gelosamente con l’impegno quotidiano delle donne e degli uomini in divisa che dedicano le proprie energie a beneficio della collettività nei diversi settori in cui l’attività di istituto si declina. Nei confronti degli operatori della Polizia di Stato coinvolti, il questore ha disposto, subito dopo la esecuzione delle misure cautelari, il provvedimento di sospensione cautelare dal servizio». «Grazie al proficuo e tempestivo lavoro svolto dagli investigatori della polizia – scrive il procuratore di Roma Francesco Lo Voi – si è giunti in breve tempo alla identificazione di esponenti “malsani” delle forze dell’ordine, indiziati del grave reato per cui si procede. La delega dell’attività investigativa conferita alla Squadra Mobile, per i gravi fatti oggetto di accertamento, testimonia la piena fiducia della Procura della Repubblica nel lavoro costantemente svolto con lealtà e dedizione dalla polizia nella città di Roma». corriere.it