Riceve bolletta da 15mila euro e muore, doveva pagare solo 55 euro

L’importo della bolletta era sbagliato, ma lo choc sarebbe stato talmente forte da provocarne prima il ricovero in ospedale e poi il decesso. Tragica vigilia di Natale per una pensionata di 88 anni, Caterina Giovinazzo, di Camporosso (Imperia) morta all’ospedale di Sanremo dopo alcuni giorni di ricovero. A farla finire in ospedale, secondo il racconto dei familiari, sarebbe stato lo sconforto dopo aver ricevuto una bolletta dell’acqua da capogiro, ben 15.339 euro. Bolletta salatissima, ma clamorosamente errata. I familiari hanno raccontato che l’anziana si era sentita male pochi istanti dopo che la nuora le aveva letto i dati della bolletta relativa al periodo agosto-ottobre, pervenuta in banca il 14 novembre scorso e pagata dall’istituto di credito in automatico, prosciugandole tutto il denaro che aveva nel conto corrente. È stato in seguito appurato che il consumo massimo dell’abitazione della donna era in realtà solo di pochi metri cubi per un corrispettivo di appena 55 euro. A gestire l’acquedotto è una società esterna al Comune di Camporosso che ha subito ammesso l’errore. «La fattura era stata calcolata sulla base di una foto-lettura non corretta — ha spiegato la società —. Il reale consumo di Caterina Giovinazzo ammontava a 55 euro. È stato rimborsato quanto già versato e non dovuto». Ammissioni che non bastano ai familiari di Caterina, e in particolare ai figli Luigi Gianni e Rocco Trapani, che chiedono che venga fatta chiarezza e accertate le responsabilità di chi ha commesso il clamoroso errore. Per il momento dicono di volere vivere il loro dolore. I funerali della pensionata si svolgeranno domani alle 10.30 presso la chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista a Camporosso. Sconcertato, e allo stesso tempo cauto, il sindaco della cittadina ligure Davide Gibelli che insiste sul fatto che il «Comune è estraneo alla vicenda in quanto a gestire l’acquedotto è una ditta esterna». «Si tratta comunque di un fatto molto grave e frutto di un’inaccettabile disattenzione. Situazioni del genere non possono accadere — spiega al Corriere —. Allo stesso tempo però dobbiamo essere rigorosi e accertare se realmente il malore della signora Giovinazzo sia stata una conseguenza di quella bolletta errata. Sicuramente era una persona molto anziana e fragile. Una condizione nella quale anche il minimo trauma può essere fatale». corriere.it