Putin riempie lo stadio di Mosca, 200mila persone a sostegno dello zar

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato oggi, 18 marzo 2022, allo stadio «Luzniki» di Mosca davanti a migliaia di persone. L’occasione è stata l’anniversario dell’annessione della Crimea (strappata all’Ucraina nel 2014) alla Federazione russa. Secondo i dati diffusi dal ministero degli interni russo ad ascoltare il leader russo c’erano 200 mila persone dentro e fuori l’impianto sportivo. L’evento, trasmesso in diretta tv, aveva per titolo «Per un mondo senza nazismo, per la Russia, per il presidente». I conduttori si sono presentati con appuntata sulla giacca la «Z» che contraddistingue le truppe che hanno invaso l’Ucraina.

Vladimir Putin ha fatto il suo ingresso allo stadio alle 14.15 (ora italiana) acclamato dalla folla, indossando un abbigliamento informale: giacca a vento blu e maglione a collo alto. «Gli abitanti della Crimea vogliono abitare nella loro terra, con la loro patria storica, la Russia» è stata la prima frase pronunciata. «Hanno fatto la cosa giusta opponendosi ai nazisti». Passando agli eventi di oggi Putin ha detto che «Kiev organizzava operazioni militari punitive contro il Donbass, qui siamo intervenuti con un’operazione speciale per fermare un genocidio dei russi: ora porteremo a termine i nostri piani». Il leader del Cremlino ha proseguito citando la Bibbia: «Non c’è amore più grande che donare l’anima per gli amici» ha detto citando il Vangelo di San Giovanni. Per poi proseguire: «Queste parole provengono dalla Sacra Scrittura – il cristianesimo, da ciò che è caro a coloro che professano questa religione. Tutto sta nel fatto che questo è un valore universale per tutti i popoli e per i rappresentanti di tutte le fedi in Russia». «La migliore conferma di ciò è come combattono, come si comportano i nostri ragazzi durante questa operazione militare. Non vedevamo questa unità da tanto tempo».

Il discorso di Putin è durato poco più di due minuti conclusi con una nuova ovazione da parte di tutto lo stadio. Nel telegrafico messaggio il presidente ha usato molti dei vocaboli chiave della sua retorica: il richiamo alla lotta ai nazisti, il sentimento della patria, della Madre Russia, l’invasione dell’Ucraina definita «operazione speciale», la missione condotta in nome dei valori della cristianità, il presunto genocidio commesso contro i russi.

Il clou dell’evento ha avuto però un «giallo»: le immagini della tv di Stato si sono improvvisamente oscurate pochi istanti dopo l’inizio dell’intervento di Putin. La trasmissione è ripresa subito dopo, quando però sul palco si stava esibendo un gruppo musicale. Un disguido al momento inspiegabile. Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov lo ha definito «un guasto tecnico». corriere.it