Provincia, Velardocchia incontra il presidente dell’Unione italiana ciechi

Il consigliere con delega alle politiche sociali Andrea Velardocchia, insieme con la funzionaria dott.ssa Antonietta Damizia, hanno incontrato il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Frosinone Claudio Cola.
La riunione è servita per fare il punto su quelli che sono gli interventi da parte della Provincia per il sostegno alla cecità e all’ipovedenza e rinnovare, col nuovo corso amministrativo di Palazzo Gramsci, quei rapporti di proficua collaborazione e di progettualità storicamente intrattenuti con l’Unione Italiana Ciechi. “Ringrazio della disponibilità il Presidente Cola e tutta l’UIC – ha spiegato il consigliere Velardocchia – Siamo coscienti, sia come ente, sia come associazione, di quelle che sono le difficoltà finanziarie dovute ai progressivi tagli al settore delle politiche sociali, in particolar modo a quelle assistenziali. L’incontro è stato occasione per discutere delle riflessioni su questo periodo di forte incertezza dal punto di vista normativo circa il nuovo assetto delle nuove Province”. “Tuttavia – spiega il consigliere delegato – ci siamo trovati d’accordo sull’importanza di lavorare per dare nuovo slancio a quello che deve essere un welfare veramente partecipativo e che sappia creare delle nuove opportunità. Un sistema di welfare in cui la persona sia protagonista di un percorso formativo, educativo e di sostegno e diventi una risorsa per tutta la comunità”.
“Proprio nell’ottica del nuovo approccio che la Provincia deve avere circa le proprie funzioni – argomenta Velardocchia – il nuovo Ente di Area Vasta deve porsi come un punto strategico di coordinamento delle politiche operanti sul territorio, in sinergia con tutti gli enti di governo e che sappia dare spazio a quelle che sono proposte, progettualità, mappatura dei servizi e nuove idee per rilanciare un welfare che per troppi anni è stato oggetto di una politica marcatamente ideologica che ha mirato a relegarlo in un ambito di residualità, a fronte di un contesto economico per cui invece ci sarebbe bisogno di investimenti e valorizzazione di quelle che sono gli attori di riferimento della rete sociale locale, tra ci quali l’Uic è sicuramente uno dei protagonisti”.