Primarie Frosinone, il confronto televisivo

Si è svolto un confronto televisivo molto serrato, tra i candidati alle primarie libere, primarie per la città, sui programmi di sviluppo per il capoluogo. I candidati, il sindaco Nicola Ottaviani, il prof. Pier Paolo Segneri il geometra Domenico Fagiolo unitamente all’architetto Santori in collegamento telefonico, hanno dato vita a un dibattito sicuramente pieno di contenuti, parlando dell’appuntamento del 13 novembre per le primarie libere, le primarie per la città. Ospiti di Teleuniverso, i partecipanti alla competizione elettorale hanno parlato di cosa è stato fatto, cosa c’è da fare, cosa migliorare, su quali settori puntare, mostrando grande fair play pur nella diversità di vedute, di sensibilità, di percorsi. I quattro sono stati sempre intelligentemente incalzati dal direttore Alessio Porcu, che ha sottolineato come queste primarie siano “per la città e non contro Ottaviani: lo scopo è di sollecitare la costruzione, insieme, di qualcosa a favore della città”. Il primo punto all’ordine del giorno non poteva che essere il ponte Bailey. “Il ponte e l’ascensore sono due opere essenziali per collegare le due parti della città – ha detto l’architetto Santori – Dal mio punto di vista, bisognerebbe rendere gratuito, oltre all’utilizzo della cabina, anche quello del parcheggio per incentivarne l’uso. Inoltre, allo scopo di promuovere il commercio nel centro storico, suggerirei di abbassare le tasse per favorire la ripresa del commercio”. Segneri ha, ancora, voluto rimarcare il concetto per cui “queste primarie pongono la sfida su un livello più alto, abbandonando l’idea di mettere in atto quello scontro perenne che, negli anni passati, tanto male ha fatto alla città. Il nostro è un dialogo tra diversi, vogliamo incontrarci per costruire e non per distruggere. Queste primarie rappresentano un unicum anche al livello nazionale. Chi non le comprende, sente la paura della libertà”. Fagiolo, lanciando una provocazione, ha detto “dal momento che i sostenitori del Pd non faranno le primarie, possono venire a votare il 13 novembre alle nostre consultazioni libere”. Ancora Segneri: “L’amministrazione Ottaviani ha mostrato particolare attenzione per il centro storico, ma non è sufficiente. Frosinone possiede una propria identità, si pensi al teatro comunale Nestor, all’accademia, al conservatorio, alla sede dell’Università: perché non fare in modo che questa fisionomia peculiare sia conosciuta all’esterno, puntando magari su un’accademia dello spettacolo, del teatro, del cinema, che crei occupazione nel nostro capoluogo? Per farla diventare una città visibile, parafrasando Italo Calvino, c’è bisogno dello sforzo di tutti i cittadini. Queste primarie escono dallo schema della democrazia bloccata a cui stiamo assistendo in questo periodo. Se i cittadini non parteciperanno a queste primarie, la colpa sarà nostra, perché evidentemente non si saranno sentiti abbastanza coinvolti, e sarà una sconfitta per la città”. Fagiolo ha ribadito la propria “estraneità a questo schema, a questa democrazia bloccata. A causa della frana che ha diviso la città in due, il centro storico ha subito una desertificazione. È il momento di essere creativi e coraggiosi: troppe serrande abbassate… I giovani, attirati da sgravi fiscali, potrebbero far tornare la zona a vivere. E poi, agirei in modo da aumentare la percentuale della raccolta differenziata”.