Papamobile, ecco il nuovo suv di Papa Francesco 100% elettrico con pannelli solari

Elettrica, dotata di pannelli solari e realizzata (anche) con materiali ecocompatibili e riciclati. In una sola parola, green. In linea con i contenuti dell’enciclica «Laudato si’», sarà una vettura amica dell’ambiente la prossima papamobile di Papa Francesco, pronta a debuttare già nel 2022. Realizzata dall’azienda americana Fisker, sarà una versione appositamente riadattata dell’Ocean, il Suv sostenibile che segnerà l’esordio sul mercato dell’ambizioso marchio di Los Angeles. A presentarne il rendering al Pontefice nel corso di un’udienza privata in Vaticano sono stati giovedì i due fondatori (nonché marito e moglie) Geeta Gupta-Fisker ed Henrik Fisker, quest’ultimo ex designer di Bmw e Aston Martin. E i riscontri, a quanto filtra, sarebbero stati più che positivi.

«Ho trovato ispirazione leggendo che Papa Francesco è molto attento all’ambiente e all’impatto del cambiamento climatico per le generazioni future», ha affermato in una nota Henrik Fisker, precisando che «l’interno dell’auto conterrà una varietà di materiali sostenibili, tra cui tappetini realizzati con bottiglie di plastica riciclate dall’oceano». Quanto alle modifiche in cantiere, il veicolo supporterà «una grande e moderna cupola interamente in vetro(naturalmente antiproiettile, ndr), offrendo accessibilità e visibilità a Papa Francesco per salutare i fedeli». Un portavoce ha poi confermato che l’azienda è ancora a lavoro con la Santa Sede sui requisiti e le specifiche del mezzo, ragion per cui non sono stati resi noti altri dettagli. Il modello base della Ocean, che entrerà in produzione il 17 novembre 2022, grazie ai suoi due motori vanterà comunque un’autonomia di 480 km e una potenza complessiva di 300 cv, ma non è da escludere che anche questi parametri possano essere rivisti per l’occasione. In più c’è un piccolo giallo sui costi. La Ocean, che ha fin qui accumulato oltre 16 mila prenotazioni, ha infatti un prezzo di listino di 37.499 dollari (quasi 31 mila euro), ma l’azienda si è rifiutata di commentare i termini dell’accordo con il Vaticano. Al momento non è dunque chiaro se si tratti di un dono o di un acquisto a tutti gli effetti.

A proposito di doni: quella targata Fisker non sarà la prima papamobile a emissioni zero in possesso di Francesco. Appena lo scorso ottobre la Conferenza Episcopale Giapponese lo ha infatti omaggiato di una delle due Toyota Mirai a idrogeno che aveva utilizzato nel corso del suo viaggio nel Paese nipponico del novembre 2019. L’intesa siglata con il produttore statunitense lascia tuttavia immaginare che non sia intenzione del Pontefice riutilizzarla. La strada insomma è tracciata, e per la prima volta è quella che conduce all’elettrico. Un colpo non da poco per Fisker, già capace di aggiudicarsi un cliente che definire illustre suona perfino riduttivo: il viatico ideale in vista dell’imminente avvio della produzione. Tesla è avvisata. corriere.it