Papa e Vangelo, Biagio Cacciola bacchetta Galli della Loggia

di Biagio Cacciola

“Il papa attuale ama invece sempre più spesso rivolgersi più o meno direttamente a soggetti vittime di situazioni negative. Ai popoli, ai movimenti popolari appartenenti solo a quella fetta di società meno favorita, con una ostilità sempre allusa ma chiarissima per il capitalismo e gli Stati Uniti”. Questo la sintesi di un articolo dello storico Galli della Loggia sul Corriere della Sera.

L’articolo vuole mostrare che in questo modo il peso specifico della Chiesa, in politica, potrebbe diminuire visto il messaggio, che lo storico definisce ideologizzato, lanciato da Papa Francesco. Come se Galli della Loggia, pur acuto analista, fosse troppo abituato alle categorie del ‘politico’ vecchio stile.

Infatti il nuovo messaggio sociale, fatti salvi i riti e le liturgie, è un messaggio per Galli della loggia poco individuale e molto sociale. In realtà la lettura del Vangelo che della Loggia fa è riduttiva, o almeno è stato abituato a recepirlo solo dal punto di vista individuale. Invece il pontificato di Francesco si collega direttamente al grande insegnamento di Gesù dal punto di vista comunitario con continue condanne della ricchezza ingiusta, del potere, dell’esaltazione dell’io.

Il Vangelo è pieno di esempi ‘rivoluzionari ‘ che non sminuiscono affatto la divinità di Gesù ma vogliono che diventi pietra d’inciampo per i ricchi in tutti i sensi, come nello splendido discorso della Montagna. Certo questo può dare fastidio all’Occidente che vorrebbe solo una Chiesa moralistica e che pensasse agli affari suoi, ma lo Spirito Santo la pensa diversamente.