Osservatorio provinciale per la legalità a Frosinone

Da decenni nella provincia di Frosinone sono presenti organizzazioni criminali. Secondo l’ultimo rapporto dell’ Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, nella provincia di Frosinone sono presenti le principali organizzazioni mafiose tra cui la ‘Ndrangheta, la Camorra e la Sacra Corona Unita (9 i clan attivi, di cui 5 camorristici). Nel basso Lazio, si legge nelle relazioni della Direzione nazionale antimafia, si riscontra una bassissima propensione a denunciare gli atti intimidatori subiti. Risultano in costante crescita i “reati spia” come incendi, intimidazioni e gambizzazioni. Tutti episodi riconducibili alla presenza di affari e investimenti economici dei clan sul territorio. La Regione Lazio è al 5 posto per numero di attentanti intimidatori, prima della Calabria, e terza per numero di incendi. “La politica non può restare indifferente ad una situazione del genere – ha affermato il Presidente d’Aula Luigi Vacana – Nel consiglio provinciale, convocato per lunedì 20 marzo, e che per la prima volta avrò l’onore di presiedere, nascerà l’Osservatorio provinciale per la legalità. Presenterò in aula un testo già condiviso nella Conferenza dei Capigruppo. Un’iniziativa fortemente voluta da Possibile e da tutti i promotori della Lista “A difesa del Territorio”, intorno alla quale si è raccolta l’adesione convinta di tutti i gruppi politici. E’ di vitale importanza accrescere e diffondere la cultura dell’antimafia nel nostro territorio, in particolare tra i giovani e gli studenti. Analizzare, in collaborazione con gli enti locali e la Regione Lazio, la presenza della criminalità organizzata nell’area del Basso Lazio. Essere un punto di riferimento per tutti i cittadini e le amministrazioni locali, coordinare e valorizzare l’azione svolta dalle Associazioni Antimafia. Lunedì 20 marzo – ha concluso Vacana – nell’Aula consiglio di Palazzo Iacobucci, compiremo un primo determinante passo nella giusta direzione con l’istituzione dell’Osservatorio provinciale per la legalità”.