Orogel salva i libri dal fango, surgelati e conservati a meno 25 gradi

Il deposito della biblioteca di Forlì si è allagato nei giorni scorsi, travolgendo migliaia di incunaboli, cinquecentine, seicentine. Volumi dal valore inestimabile ritrovati galleggianti tra acqua e fango. Ma ora alcuni di questi hanno trovato riparo nei frigoriferi dell’azienda Orogel, surgelati e conervati a -25 gradi. Ad annunciarlo è stato il presidente Orogel, Bruno Piraccini: «A sorpresa ho ricevuto oggi questa richiesta dalle Belle Arti e dalla Biblioteca – ha precisato – e volentieri faremo spazio nel nostro stabilimento ai libri antichi della Biblioteca di Forlì alluvionati negli ultimi giorni». E ancora «La nostra fabbrica è abituata a conservare al meglio la qualità. Normalmente lo facciamo con l’ortofrutta che matura in campo surgelando entro tre ore dalla raccolta le produzioni a -25 gradi – prosegue Piraccini -. Mai mi sarei aspettato che questa procedura in velocità tornasse utile anche per il nostro patrimonio letterario, per il quale volentieri riorganizzeremo gli spazi in magazzino. A Pievesestina, una frazione a 4 chilometri da Cesena, abbiamo uno stabilimento all’avanguardia, totalmente computerizzato, che mantiene costanti le bassissime temperature e che per fortuna, nonostante sia a 800 metri dal fiume, non ha subito danni. Per protocollo interno, sia a tutela della salute dei lavoratori che delle produzioni, l’uomo qui non entra e non mette mano, e siamo pronti a fare la cura del freddo ai libri della Romagna». corriere.it