Omicidio stradale, istituito il reato

«Una misura di civiltà attesa da tempo da tutti i cittadini – ha affermato la sen. Maria Spilabotte – La legge che istituisce il reato autonomo di omicidio stradale, inasprisce le pene per i pirati della strada (carcere fino a 20 anni con le aggravanti per chi fugge) e introduce l’arresto obbligatorio in flagranza per chi si metta alla guida ubriaco o sotto l’effetto degli stupefacenti e poi provochi un incidente mortale è finalmente realtà. Una legge invocata per anni da familiari delle vittime dei pirati della strada e dalle associazioni che tutelano le famiglie vittime di incidenti. Si istituisce il reato di reato di lesione personali, con pene da 3 a 5 anni di carcere, con sanzioni ancora più punitive se il conducente è ubriaco o drogato, se non ha la patente o l’assicurazione e se vi è la fuga del conducente. Il nuovo reato di omicidio stradale inasprisce le sanzioni, raddoppia il termine per le prescrizioni, prevede l’arresto obbligatorio in flagranza, oltre ovviamente al ritiro immediato della patente. Questa normativa – ha concluso Spilabotte – farà capire anche ai più distratti che quando si guida bisogna essere prudenti e chi causa incidenti in situazioni con elevato profilo di rischio pagherà il conto dovuto alla giustizia e che il reato di omicidio o lesioni da incidente stradale ha assunto una nuova dignità nel panorama della giustizia».