Nuova superstrada Frosinone-Terracina, in mezz’ora collegamento con il mare

Nuova superstrada Frosinone-Terracina, in mezz’ora collegamento con il mare.

“Come era ampiamente prevedibile, la prima domenica “estiva”, peraltro dopo la fine delle restrizioni dovute al Covid, ha fatto registrare code chilometriche di autovetture sulla Monti Lepini che parte da Frosinone, per arrivare fino alla superstrada per Terracina, anche questa arteria trafficatissima ieri, per raggiungere il litorale pontino – ha affermato il consigliere comunale Danilo Magliocchetti – Questa circostanza, che è costante nei giorni lavorativi e si aggrava oltremodo nei fine settimana, sarà ulteriormente  gravosa durante tutto il periodo estivo, a causa dei tanti cittadini e famiglie, anche romane, che raggiungeranno le località marine di villeggiatura della provincia di Latina. Appare quindi assolutamente urgente e necessario compiere, finalmente, gli atti conseguenti per coinvolgere l’ANAS nella realizzazione di una strada di collegamento veloce da Frosinone a Latina. Ovviamente non solo per fini turistici. Ed appare veramente inspiegabile l’immobilismo in tal senso della Provincia di Frosinone, che pure si era resa disponibile, qualche mese fa, dietro mia sollecitazione, ad attivare, insieme alla provincia di Latina, un protocollo di intesa per la realizzazione di questa strategica via di collegamento. Stiamo parlando di due realtà territoriali strategiche, Frosinone e Latina, per il basso Lazio, i cui collegamenti di lavoro e commerciali, oltrechè turistici, oggi sono assicurati esclusivamente dalla Monti Lepini, una strada ormai ampiamente superata ed obsoleta ed anche non particolarmente sicura. E che non garantisce, in alcun modo, trasferimenti veloci e adeguati tra le due province, che invece sono divise da meno di 60KM, per la cui percorrenza occorre più di 1 ora e mezza nei giorni normali. Figuriamoci nei giorni festivi ed estivi. Una strada a scorrimento veloce tra Frosinone e Latina sarebbe altresì strategica, per realizzare anche il polo chimico farmaceutico, vista la presenza, su entrambe le province, di importanti realtà multinazionali del farmaco, impegnante nella produzione dei vaccini. Una tale opera infrastrutturale potrebbe essere realizzata anche grazie alle risorse del Recovery Fund, ma per farlo bisognerebbe essere già pronti con un progetto cantierabile, con un business plan da presentare sui tavoli preposti. Il rischio, come al solito per il territorio della provincia di Frosinone, è quello di arrivare sempre fuori tempo massimo, per la realizzazione dei grandi progetti strategici o infrastrutturali, a vantaggio di altre realtà. E non è vero che le idee non ci sono. Forse manca la volontà. E qualcuno dovrebbe spiegare il perchè”.

Redazione Digital