Nonno sciatore, a 90 anni sugli sci in alta quota

La data di nascita parla chiaro come la neve sulla quale scia più volte a settimana Franz Zöggeler. Nato nel 1929 a Lengmoos sul Renon e cresciuto a Bressanone, Franz ha lavorato presso l’azienda locale Durst come responsabile di reparto sino al pensionamento avvenuto negli Anni 80. Da allora lo sport, che già amava moltissimo, è divenuto la sua principale passione e occupazione, insieme al tempo da trascorrere con figli e nipoti dopo la scomparsa dell’amata moglie. Del resto l’avventura è sempre stata nel dna di Zöggeler che sin dalla gioventù ha scalato le Dolomiti, il Monte Bianco e dedicato molte giornate al volontariato presso il servizio di soccorso alpino.

«Tra le imprese più belle che ho compiuto – racconta – c’è stato l’attraversamento del fiume Adige per raggiungere Venezia a bordo di una barca pieghevole che ho costruito io stesso. Però è da sempre lo sci alpinismo a regalarmi le emozioni più forti. Anche adesso continuo a sciare sul Plose dove è stupendo anche fare le ciaspolate».

Il signor Franz per mantenersi in forma, ogni mattina pratica gli esercizi di ginnastica che ormai il suo corpo ha mandato a memoria essendo gli stessi che fa da tutta la vita, poi si dà al jogging lungo la passeggiata Karlspromenade a Bressanone. «Quando ho compiuto 90 anni, con uno dei nipoti ho voluto provare l’ebbrezza di concedermi un volo in tandem dalla Plose, ed è stato davvero un momento memorabile. Adesso che è ormai inverno – prosegue – posso concedermi alcune discese settimanali assai veloci lungo la bellissima pista Trametsch che va dal Rifugio Plose posta a quota 2.446 metri, lungo per nove chilometri, sino alla stazione a valle di S. Andrea superando oltre 1.400 metri di dislivello in un colpo solo, senza fermarmi una sola volta». Certo, la pandemia ne ha rallentato i ritmi di vita quotidiani, ma Franz ha già annotato sul calendario la data del 7 gennaio quando gli impianti della montagna per antonomasia di Bressanone riapriranno e lui potrà finalmente dedicarsi di nuovo a quella che è la sua eterna passione. corriere.it