Non lasciamo indietro nessuno, l’impegno di Fascina nel Lazio e la valorizzazione di Veroli

“Un anno complicato ma non ci siamo fermati. Inclusione sociale e progetti solidali sempre al primo posto. Senza lasciare indietro nessuno”. Intervistato dalla direttrice di Area C quotidiano, Piergiorgio Fascina traccia il bilancio 2020 e guarda con fiducia al 2021.

Segretario Fipic Lazio e membro del Comitato Italiano Paralimpico Lazio, in ambito regionale cosa è avvenuto quest’anno? «Abbiamo siglato partnership importanti finalizzate alla promozione della pallacanestro in carrozzina e all’inclusione sociale. Nessuno deve restare indietro. Siamo entrati nelle università sviluppando progetti a sostegno degli studenti disabili. Di recente accordo firmato con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale».

Anno piuttosto difficile il 2020? «Sicuramente un anno complicato ma non ci siamo fermati, anzi abbiamo portato avanti diverse iniziative solidali e il bilancio è più che soddisfacente. L’emergenza sanitaria ha condizionato il mondo; è stato l’anno dei camion di Bergamo, delle mascherine, del distanziamento sociale persino della seconda ondata ma anche delle prime vaccinazioni. Proprio il contributo della scienza ci lascia ben sperare».

Lei è anche dirigente locale PD, i suoi impegni istituzionali in ambito regionale le hanno permesso di seguire le vicende del suo paese Natale? «Sebbene debba trascorrere diverso tempo lontano da Veroli, tra Fipic e Comitato italiano paralimpico, seguo con attenzione il mio paese e sono sempre a disposizione del territorio. Veroli è amministrata da persone competenti e i rappresentanti del PD in consiglio e in giunta stanno lavorando bene, come pure nel circolo locale. In prospettiva la città chiede un salto di qualità. I cambiamenti sociali impongono immediata capacità di pensiero e di esecuzione. Progettualità e visione strategica. Vedo molti giovani preparati, sapranno senz’altro aumentare la qualità della vita in uno dei paesi più belli della provincia di Frosinone».

Alcuni storici esponenti PD si sono iscritti di nuovo al partito e altri che avevano lasciato il PD vorrebbero tornare, come valuta queste dinamiche? «Sono contento che storici esponenti PD abbiano deciso di tornare nella nostra compagine, il loro spessore darà ulteriore impulso al gruppo. Invece riguardo a chi aveva lasciato il PD, se quanto lei riferisce fosse vero il partito aprirebbe un dibattito. La nostra famiglia è democratica e non chiude le porte a nessuno».

Il 2020 è stato anche l’anno della nuova segreteria provinciale PD. Un commento? «Il percorso intrapreso dalla dirigenza provinciale è stato lungimirante. La nuova segreteria rappresenta il giusto mix, molta esperienza e tanti giovani che contribuiranno alla crescita del partito.  Nonostante le criticità del periodo, gli esponenti PD nei comuni, in provincia, in regione, nei consorzi e nelle partecipate stanno operando nel migliore dei modi e il 2021 sarà l’anno della rinascita per tutto il Paese».