Napolitano non perde il vizio del carro armato

Napolitano, nonostante l’età, non ha certo smesso di correre dietro ai carri armati. Al senato si parla di Libia e Giorgio, nel suo intervento, afferma che “dare l’illusione che non ci sia nel futuro la possibilità di interventi militari sarebbe come ingannare l’opinione pubblica e sollecitare un pacifismo di vecchissimo stampo che non ha ragione di essere nel mondo di oggi”. L’ex presidente senza mezzi termini descrive lo scenario internazionale e il rischio di un conflitto nel bel suol d’amore. Il senatore a vita full-time non si scopre interventista, come qualcuno ha scritto. Infatti, già nel 1956 sostenne, senza scrupoli, l’invasione dei carri armati sovietici a Budapest e la repressione nel sangue del desiderio di libertà del popolo ungherese. Nel 2006 Napolitano ha ammesso di aver sbagliato ma diversi reduci magiari non l’hanno perdonato. Forse, dopo l’intervento in senato, anche i libici avranno qualcosa da ridire.