Morto Pino Scaccia, maestro di giornalismo

di Massimo Mangiapelo

Se n’è andato Pino Scaccia. Se n’è andato un maestro di giornalismo. Se n’è andato un uomo tanto umile quanto grande è stata la sua brillante carriera. Ed anche lui se n’è andato per il Covid, questo dannato virus che ci sta destabilizzando, sia materialmente che spiritualmente.

Pino Scaccia, il cui vero nome era Giuseppe Scaccianoce, aveva 74 anni. Era ricoverato al San Camillo perché era stato contagiato dal Covid. Ma le sue condizioni si sono aggravate e purtroppo non ce l’ha fatta.

Pino Scaccia è stato uno storico inviato della Rai ed ha seguito, in giro per il mondo, i più importanti eventi internazionali degli ultimi quarant’anni. Si è occupato della prima guerra del Golfo, dell’ex Unione Sovietica, è stato in Afghanistan, nella ex Jugoslavia, in Libia. Fu il primo ad essere sul posto quando fu scoperto il corpo di Che Guevara ed uno dei primi ad entrare nella centrale nucleare di Chernobyl. E questi solo per citare alcuni dei tantissimi argomenti di cui si è occupato.

Pino Scaccia era stato in Ciociaria un mese fa. Era venuto a ritirare il premio a Vallecorsa “La via del cinema”, attribuitogli proprio per la sua carriera giornalistica. Sembrava quasi stupito mentre ritirava il premio. La sua grande umiltà in quel frangente l’ha portato a dire «non mi sento di aver fatto nulla di eccezionale, ho fatto semplicemente il mio lavoro». Ed ha parlato, con tono malinconico, della professione giornalistica: «Non esiste quasi più il giornalismo di una volta, quello degli scoop e del successivo approfondimento dell’argomento. Oggi tutto viaggia sui social, dove può scrivere chiunque senza una verifica della notizia».

Anche Luigi Vacana, vicepresidente della Provincia, lo ricorda con un post su Facebook: « In Ciociaria lo avevamo premiato esattamente un mese fa, a Vallecorsa. Storico inviato del Tg1, Pino Scaccia è stato tra i giornalisti più capaci di tutti i tempi. Un amico sincero, un uomo buono e generoso, che questo maledetto virus ci ha portato via. Addio Maestro».