Mi sono ammalata di tumore nella Valle del Sacco, drammatico racconto di una madre con un figlio di 3 anni

“Sono una madre di 39 anni, di un meraviglioso bimbo di 3. Ho scoperto di avere il cancro quando lui aveva solo otto mesi… penso si possa immaginare, come un evento del genere abbia potuto stravolgere la vita di una famiglia! Sono nata e cresciuta in Ciociaria, terra bellissima ma altrettanto maledetta. La definisco così perché questo territorio è un SIN (Sito di Interesse Nazionale), per via dell’inquinamento che negli anni è stato perpetrato avvelenandola. Mi sono ammalata nonostante conducessi una vita sanissima no fumo, no alcool, sport e cibo sano e come dichiarato da diversi medici, la causa della mia malattia è da ricercare nei “fattori ambientali” in quanto ad essi verosimilmente correlata. Ho fatto ben tre test genetici, per scongiurare che non fossi mutata geneticamente, poiché in famiglia mai nessuno prima di me aveva avuto lo stesso mio problema”. 

Alla luce di questa esperienza e per evitare che possa succedere ad altri, specialmente a persone molto giovani, di ammalarsi per “fattori ambientali”, abbiamo deciso di lanciare un appello per costituire un comitato di genitori. Un comitato che unisca padri e madri preoccupati del futuro dei propri figli e che hanno il diritto di vederli crescere in un “ambiente sano”. Purtroppo siamo nella Valle del Sacco ed i peggiori “fattori ambientali” ci sono tutti. Acqua: il fiume carico di veleni; terra: discariche e sversamenti; aria: polveri sottili a livelli intollerabili. Ora, come se l’inquinamento esistente non fosse sufficiente, progettano i biodigestori, impianti tristemente famosi per la “puzza” e l’inquinamento dell’aria. Montagne di immondizia disseminate nella Valle del Sacco, a fermentare, ad emettere esalazioni maleodoranti e nocive, come se non bastassero tutte le gravi malattie già presenti nella nostra Valle. Oltre ai tanti inquinanti già presenti, se ne aggiungeranno altri nuovi che aumenteranno malattie e morti. Come genitori non possiamo assistere inermi a questo scempio. Non possiamo far finta di non vedere e di non capire, troppo evidente il numero di malattie presenti, basta guardarsi intorno. Partecipiamo e confrontiamoci!

Un comitato di genitori perché i fattori inquinanti presenti sul territorio, già insostenibili, con l’apertura di un biodigestore andrebbero ad amplificarsi in maniera esponenziale. Perché la Valle del Sacco non è adatta ad ospitare impianti di questo genere. Perché di schifo ce n’è già abbastanza. Perché desideriamo crescere i nostri figli, senza doverci preoccupare di malattie serie e gravi legate agli inquinanti dell’aria, della terra e dell’acqua. I cosiddetti “fattori ambientali” che hanno stravolto la mia esistenza di giovane madre e di chissà quante altre.

Redazione Digital