Mercato via Sannio, iniziata la demolizione nuove coperture e street food

Un mercato storico della Capitale, dove trovare dalla giacca vintage, all’oggettistica, alle borse a buon prezzo, a quel capo strambo e originale, fra richiami dei venditori, sfottò da uno stand all’altro, trattative serrate da cui uscire estenuati, e soddisfatti. Insomma, un mondo, pregno di storie, volti, personaggi. E un’atmosfera alternativa che ha richiamato negli anni star come Sarah Jessica Parker, sorpresa nel 2014 a provare cappellini lì, a due passi dalla Basilica di San Giovanni. Il mercato di via Sannio però, è ormai una vecchia gloria senza più charme: spazi non a norma, coperture pericolose e fatiscenti, degrado ovunque. Dai primi del mese, è in corso un passaggio che è solo un primo passo, ma fa ben sperare: è iniziata infatti la demolizione delle vecchie strutture per realizzare il piano di riqualificazione immaginato dalla precedente amministrazione e ora alla prova dei fatti. I lavori dovrebbero concludersi nel 2025 grazie ai fondi del Giubileo, circa sei milioni di euro, e, in parte, agli stanziamenti del programma Caput Mundi dedicato agli investimenti per Roma nell’ambito del Pnrr (capitolo di spesa «Mura Aureliane»: sono sullo sfondo, altro punto di forza di un mercato non solo ortofrutticolo in area archeologica). Serviranno circa 200mila euro solo per smantellare completamente le vecchie strutture. Con casco e mappa progettuale, il sindaco Gualtieri nei giorni scorsi ha spiegato il piano, che gli sta particolarmente a cuore: «Qui dietro c’erano le mie scuole medie, quante volte sono venuto a curiosare fra i banchi nei momenti liberi». Nel nuovo piano è prevista una presenza inferiore di esercenti – un centinaio – ai quali saranno assicurati spazi fissi e servizi adeguati alle nuove necessità, alcuni in condivisione. La novità maggiore riguarderà la copertura: per renderla armonica con il parco di via Sannio, restituito alla città a febbraio 2022, sarà rivestita di arbusti bassi alternati a pannelli fotovoltaici che alimenteranno gli stand sottostanti. «Piante mediterranee di cui gli operatori si prenderanno cura senza troppa fatica» ha spiegato Piero Accoto, assessore alle Attività produttive e al Turismo del VII Municipio. Per accrescere il senso di corresponsabilità, il mercato verrà assegnato a un’associazione dei commercianti presenti, che s’impegneranno per il «bene comune». Nello stile del rinnovato mercato Testaccio, ai banchi si alterneranno bar e baracchini di street food, con sedie e tavolini dove sostare fra un acquisto e l’altro. Negli spazi di fronte all’ex Mattatoio la formula è stata baciata da successo e addirittura vengono organizzati itinerari guidati  per romani e turisti in lingua anche inglese alla scoperta dei prodotti laziali e della cucina tradizionale. Tre saranno gli accessi alla nuova fiera, facilitati per le persone disabili, e finalmente sarà liberato il marciapiede, dove ora si affastellano senza un ordine preciso tendoni con capi d’abbigliamento di bassa qualità e, specialmente dall’altro lato della via, venditori abusivi di paccottiglia. La merce sparsa a terra. L’occhio puntato alle pattuglie dei vigili urbani e agli ambulanti di fronte, rabbiosi per la concorrenza sleale. La zona è sotto tutela: la Sovrintentenza capitolina avrà il compito di vigilare sul corretto distanziamento fra i banchi, i giardini di via Sannio e l’estensione delle mura aureliane. I cittadini stanno a vedere, ma stavolta persino gli operatori sono fiduciosi: «Cominciamo a crederci». corriere.it