Mega falò in Ciociaria, San Giovanni la notte più lunga dell’anno
di Biagio Cacciola
Febronio scriveva “nei monti ernici esiste l’orto del centauro Chirone, maestro di Esculapio. In esso vegetano miracolose erbe medicinali”.
Per questo anche stanotte si è svolta la 34esima edizione della notte di San Giovanni. Un migliaio di persone hanno partecipato entusiaste al battesimo del “compare” di San Giovanni attraverso l’antico rito di benedizione di uomini, donne, animali e piante che si è tenuto davanti alle Grotte dei bambocci (chiuse da un anno per un ordinanza di Laziocrea). Le piante di artemisia e dell’iperico, l’erba scacciadiavoli, sono state le protagoniste dello storico giro attorno al grande falò. E’ attorno al fuoco che i partecipanti “battezzano” il compare, grazie alle erbe alla guazza, raccolte il giorno prima. Un vero e proprio rito apotropaico di bene e di pace insieme alla natura contro ogni spirito di divisione e di guerra.