Malasanità, i familiari di Giovanna chiedono giustizia e verità

Un appello da parte di Giuseppe Bifulco Accardi. “Il 3 febbraio 2004 è una data che resterà impressa nei cuori di coloro che conoscevano e amavano Giovanna Bifulco Accardi – ha affermato suo fratello Giuseppe – Venti anni dopo ci riuniamo per ricordare non solo la sua vita, ma anche la tragedia che ha segnato la sua prematura scomparsa. La morte di Giovanna è stata un evento tragico e evitabile, un risultato dell’incuria e della negligenza medica che ha caratterizzato il suo trattamento durante i tre giorni che hanno preceduto il suo decesso. Piuttosto che ricevere le cure adeguate e necessarie, secondo i familiari,  Giovanna è stata sottoposta a trattamenti azzardati e medicinali prescritti senza un’adeguata valutazione medica. Questo ha portato solo a un peggioramento delle sue condizioni di salute, lasciandola alla mercé delle complicazioni che alla fine l’hanno portata alla morte. Il contesto in cui si è verificata questa tragedia, all’ombra del Vesuvio nelle cittadine di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno, ha aggiunto ulteriori complicazioni. Le guardie mediche dei due comuni sono state coinvolte in questa vicenda. Le indagini preliminari condotte dalla Procura di Nola, sebbene avessero portato a un’apertura del processo penale, sono state misteriosamente archiviate. Solo dopo anni di battaglie legali e lotte per la verità, il processo civile è stato riaperto. Oggi, dopo così tanti anni, si è  in attesa che i Giudici di Cassazione a Roma si pronuncino sul caso di Giovanna, nella speranza che giustizia sia finalmente fatta. Ma dietro a questo processo legale si nasconde un dolore profondo e silenzioso che ha accompagnato la famiglia e gli amici di Giovanna per tutti questi anni. Si sono dovuti confrontare con minacce, intimidazioni, bugie e ingiustizie, mentre cercavano disperatamente di ottenere giustizia per la loro amata. Nel frattempo, il caso di Giovanna è diventato un terreno di battaglia per avvocati, magistrati e periti legali, ognuno impegnato a dimostrare il proprio punto di vista, dimenticando spesso che al centro di tutto c’è una giovane donna, Giovanna Bifulco Accardi, che è stata ingiustamente privata della sua vita. Oggi, mentre attendiamo ansiosamente una risoluzione da parte della Corte di Cassazione, facciamo appello a tutti voi per unirvi a noi in una preghiera. Preghiamo per la pace per l’anima di Giovanna e per la giustizia che tanto merita. Preghiamo affinché la verità emerga e che coloro che sono responsabili di questa tragedia siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Preghiamo per una società in cui la negligenza medica e l’ingiustizia non abbiano più spazio, affinché nessun’altra famiglia debba mai sperimentare il dolore che la famiglia di Giovanna ha dovuto sopportare. Che la memoria di Giovanna Bifulco Accardi viva per sempre nei nostri cuori e che la sua storia sia un monito per l’importanza di perseguire la giustizia e la verità in ogni circostanza”.

Redazione Digital