Made in Italy, le caramelle Rossana tornano italiane

Le caramelle Rossana tornano sotto le insegne italiane e approdano ad Asti, in Piemonte, cuore della caramella. Oggi la Nestlé ha firmato il contratto per la vendita della storico marchio ispirato negli anni Sessanta da Luisa Spagnoli Sargentini (inventrice, tra l’altro, del Bacio), l’imprenditrice della Perugina, azienda che nel 1988 finì in portafoglio alla multinazionale svizzera dell’alimentare. Compra la Fida, appunto di Asti, che nel tempo ha rilevato dalle grandi multinazionali brand come Charms, Sanagola, Gnammy. Dietro l’azienda piemontese che ha fatto delle caramelle il punto di forza, ci sono Fabio e Maurizio Balconi, di professione «inventori di aziende alimentari». L’altro socio chiave è Eugenio Pinci, che dell’azienda è anche amministratore delegato. Assieme a Rossana, l’azienda piemontese rileva da Nestlé anche il ramo d’azienda relativo alle caramelle a brand Fondenti, Glacia, Fruttallegre, Lemoncella e Spicchi che saranno prodotte all’interno dello stabilimento di Castagnole delle Lanze. E salirà così a poco sotto i 30 milioni di ricavi. Rossana è un simbolo del made in Italy alimentare. È il terzo marchio di caramelle più venduto in Italia. corriere.it