Lazio, proposto il reddito di cittadinanza regionale

“Si chiami reddito di cittadinanza, di dignità o con qualsiasi altro nome, l’importante è che la Regione Lazio si decida a legiferare, in tempi brevi, misure straordinarie che vengano incontro alle difficoltà economiche che sta vivendo una parte consistente di cittadini e che nella nostra provincia andrebbero ad interessare in particolare gli ex lavoratori di quelle aziende in crisi, raggruppatisi sotto la sigla del Comitato Vertenza Frusinate, i quali giustamente lottano per l’affermazione dei loro diritti”. E’ quanto afferma in una nota, il vicepresidente della Provincia Andrea Amata. “Queste situazioni, come ha bene spiegato il Presidente di Confimprese Italia Guido D’Amico, vanno prese di petto e affrontate con urgenza, non tergiversando oltre con tavoli e riunioni. Vanno messe in campo misure urgenti, di natura non ordinaria, così come accade quando ci sono eventi calamitosi di ordine ambientale. La mancanza di reddito equivale ad uno tsunami, uno tsunami sociale”. “E’ di questi giorni la notizia che la Regione Puglia – spiega Amata – ha adottato proprio un tale tipo di intervento. Una Regione guidata dal centrosinistra, tra l’altro. Che aspetta la Giunta Zingaretti a fare la stessa cosa? Bene le misure di politiche attive del lavoro, siamo tutti d’accordo, ma in questo particolare frangente storico occorrono anche sostanziose politiche passive, come può essere il reddito di cittadinanza”. “Mi auguro che sia questa la novità del prossimo incontro del tavolo regionale in programma il 9 marzo – conclude il vicepresidente della Provincia – E’ infatti paradossale che la Regione Lazio adotti, meritoriamente, una legge sul bullismo e poi si dimentichi di chi è senza lavoro, configurando così un’azione di bullismo al contrario, verso i disoccupati”.