Lavori socialmente utili-‘Prima gli italiani e poi gli immigrati’

Immigrazione

[one_third][/one_third] “L’Accordo Quadro sottoscritto tra la Regione Lazio e le parti sociali che prevede il reinserimento nel mondo del lavoro degli ex lavoratori dell’Aria di crisi complessa ancora non è decollato – ha affermato Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale FI – Per l’ennesima volta siamo costretti a fare i conti con le lungaggini burocratiche, o meglio quel lassismo che è alla base della paralisi che investe gli enti locali. Temporeggiare è un grave errore di valutazione, in quanto lascia emergere una sottovalutazione delle difficoltà quotidiane che gli ex lavoratori sono costretti a fronteggiare. Ciò è sintomo di quel solco, quella distanza, venutasi a creare tra la politica ed i cittadini, che ha bisogno di essere abbattuta. La Provincia convochi al più presto il tavolo dei comuni per far si che decolli il progetto di impiego dei sessantenni, rimasti senza occupazione, in lavori socialmente utili a beneficio della comunità territoriale di appartenenza, al fine di accompagnare loro al pensionamento. Ritengo che detti ex lavoratori, manodopera preziosa, altamente qualificata, grazie al rilevante baglio di competenze acquisite con l’esperienza, ancora giovani per il pensionamento, ma troppo anziani per il reinserimento nel tessuto industriale, abbiano la precedenza nell’ impiego in servizi di pubblica utilità rispetto agli immigrati – ha concluso Ciacciarelli – Si provveda, in primis, al reinserimento di questi padri di famiglia, che hanno contribuito alla crescita economica ed allo sviluppo del territorio, penalizzati, aimè, da una crisi senza precedenti e si restituisca loro la dignità che meritano e che reclamano”.