“Largo Azelio Ciampi”, il Comune di Roma sbaglia il nome dell’ex presidente bloccata la cerimonia

Era sbagliato il nome del presidente della Repubblica e il Comune di Roma ha dovuto interrompere la cerimonia. L’ultima gaffe del Campidoglio è sulla commemorazione di Carlo Azeglio Ciampi. Sulla targa da esporre nel Largo a lui intitolato su Lungotevere Aventino era infatti scritto «Carlo Azelio Ciampi» senza la G nel nome. E così la cerimonia alla presenza del presidente Sergio Mattarella e dei presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, è stata bloccata. Le alte cariche dello Stato sono andate via in anticipo.

Era sbagliato il nome del presidente della Repubblica e il Comune di Roma ha dovuto interrompere la cerimonia. L’ultima gaffe del Campidoglio è sulla commemorazione di Carlo Azeglio Ciampi. Sulla targa da esporre nel Largo a lui intitolato su Lungotevere Aventino era infatti scritto «Carlo Azelio Ciampi» senza la G nel nome. E così la cerimonia alla presenza del presidente Sergio Mattarella e dei presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, è stata bloccata. Le alte cariche dello Stato sono andate via in anticipo.https://video.corriere.it/video-embed/9f0b3bea-c2c5-11eb-8124-01fce1738742?playerType=article&autoPlay=false

La giustificazione ufficiale fornita dal Campidoglio è che «la targa si è pesantemente scheggiata durante il montaggio». E così il drappo che la ricopriva non è stato tolto. In realtà, si è scoperto poco dopo, c’era l’errore nel nome e dunque la targa dovrà essere rifatta. Sulla vicenda si è scatenata l’ironia dei social, e anche quella del governatore della Liguria, Giovanni Toti: «Forse ai romani conviene cambiare sindaco, prima che la Raggi trasformi anche Totti in Totidimenticandosi una lettera… sì che col cucchiaio me la cavo, ma non vi conviene».

I carabinieri presenti all’inaugurazione, poi rinviata, hanno sottolineato la lunga amicizia con Ciampi «che volle ed indicò espressamente che le insegne di cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’Ordine al merito della Repubblica italiana fossero donate all’Arma per il profondo affetto e la riconoscenza che nutriva verso l’istituzione. Il primo  dicembre 2016 nella sala di rappresentanza del comando generale dell’Arma si tenne la simbolica consegna del “collare” da parte di Claudio Ciampi, figlio dell’ex capo dello Stato».