Laghetto di Capo d’acqua prosciugato in Ciociaria, a secco da troppo tempo

“Ho scritto con somma urgenza all’assessore alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi ed al vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori per quanto concerne la questione del Monumento Naturale “Aquinum” sito nel territorio del Comune di Castrocielo, che, come noto, è stato istituito con Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00161 del 29 settembre 2017 – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – L’area è costituita da due zone originate dalla sorgente Capo d’Acqua d’Aquino, una di 129 ettari, include una grande piastra di travertino sulla quale si riscontrano i resti monumentali della città tardo repubblicana e imperiale di Aquino, l’altra di 3 ettari, viene istituita a tutela della zona umida della sorgente. L’estensione totale dell’area è di 132 ettari. Purtroppo, accade ormai ciclicamente, l’ultima volta nel 2017, che dalla sorgente principale che alimenta il laghetto di capo d’acqua, non esce più acqua da tempo. Ciò determina la secca del lago stesso, nonché la perdita della importante fauna esistente. L’amministrazione Comunale di Castrocielo per evitare il prosciugamento del suddetto lago, ha già attivato, ognuno per quanto di propria competenza, sia il Consorzio di Bonifica Valle del Liri, che l’Acea ATO5, per sollecitare le iniziative del caso. Ciò, sia ai fini della immissione di ulteriore acqua attraverso la condotta già esistente, prelevandola dal fiume Gari, sia attraverso l’attivazione di un pozzo, già utilizzato nel 2017 per immettere acqua nel lago e in qualche modo evitarne il totale prosciugamento, e consentire la sopravvivenza della fauna rimasta. Ad oggi però, nessuna iniziativa è stata posta in essere, dagli Enti in questione, con il concreto rischio che la situazione già ampiamente problematica, si aggravi oltremodo. Orbene, poiché l’art 1 della Legge Regionale nr. 29 del 6 ottobre 1997 avente ad oggetto :” Norme in materia di aree naturali protette regionali” recita testualmente” impone proprio una tutela in tal senso, invito la Regione a non aspettare altro tempo e muoversi”.

Redazione Digital