La Polizia di Stato sequestra 4500 ricci di mare pescati illegalmente

Nel corso dei servizi di vigilanza e prevenzione svolti sul tratto frusinate dell’autostrada A1, il personale della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino ha sequestrato prodotti ittici trasportati in violazione delle norme previste in materia di tutela alimentare ed igienico sanitaria.
In particolare nella scorsa notte, gli agenti della Polizia Stradale di Cassino hanno sottoposto a controllo un’autovettura Ford Mondeo che percorreva la carreggiata sud dell’autostrada A1 nel tratto compreso tra Pontecorvo e Cassino.
Dopo aver fermato il veicolo in condizioni di sicurezza, all’interno dell’abitacolo gli agenti notavano la presenza di grosse ceste in plastica piene di ricci di mare (echinodermi) ancora vivi che il conducente, 47enne originario della provincia di Bari, riferiva di aver pescato sulle coste del litorale grossetano, utilizzando specifiche attrezzature per immersione (mute, coltelli, torce subacquee, maschere e pinne) pure ben visibili sui sedili dell’autovettura.
Tenuto conto che, da una prima verifica, i circa 4500 esemplari di ricci risultavano in numero ben superiore ai limiti massimi consentiti dalla normativa, ed in considerazione delle vaghe e generiche giustificazioni del soggetto circa la totale assenza delle prescritte licenze di pesca e della documentazione riguardante la tracciabilità del prodotto trasportato, gli uomini della Polizia Stradale procedevano al sequestro amministrativo dei prodotti ittici ed alla contestazione di una sanzione amministrativa per un valore di 1500 euro. Al termine degli adempimenti burocratici, gli animali, ancora vivi, sono stati tempestivamente consegnati alla Capitaneria di porto di Gaeta (LT) che ha provveduto a liberare i ricci in acque marine idonee alla loro sopravvivenza.