Il bene vince sempre sul male. Grazie alla Polizia di Stato

[one_sixth]Intervista al Questore della provincia di Frosinone, dott. Filippo Santarelli.

Incubo terrorismo, anche in provincia di Frosinone è scattata l’allerta?
«Tutte le forze dell’ordine sono impegnate a garantire la sicurezza. Lo vediamo anche negli incontri di calcio per i quali alcune misure sono state elevate proprio per garantire una maggiore tranquillità, visti anche i fatti di Parigi che hanno coinvolto proprio lo stadio cittadino. Tutto è stato valutato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto e che vede partecipare le forze dell’ordine e gli enti locali. Abbiamo concordato una serie di misure che sono in svolgimento e tutto sta avvenendo con grande impegno da parte di tutti».

Com’è il livello di sicurezza pubblica in provincia di Frosinone?
«Statisticamente parlando, Frosinone è tra le prime dieci province in classifica per quanto riguarda la sicurezza. Chiaramente il nostro obiettivo è di garantire il maggiore livello di sicurezza possibile sia per quanto riguarda i reati contro il patrimonio che nella lotta alla criminalità organizzata. È chiaro che non dobbiamo abbassare la guardia e la collaborazione dei cittadini è per noi fondamentale nell’acquisizione di informazioni utili. La sicurezza si fa con i cittadini».

Extracomunitari e immigrazione, come gestite la materia?
«La materia immigrazione in questa provincia viene gestita bene sia dagli organi tecnici che dagli enti locali e dalla società civile. C’è una normativa che disciplina la presenza di stranieri e viene gestita dall’Ufficio immigrazione. La Prefettura, poi, si occupa dei richiedenti asilo politico attraverso la Commissione territoriale, competente per le province di Latina e Frosinone, nell’ambito della quale operano anche i funzionari della Questura».

Vista la presenza del Frosinone in serie A, come state affrontando il problema delle tifoserie?
«Abbiamo necessità di predisporre adeguati servizi di ordine e sicurezza pubblica proprio per garantire la tranquillità dell’evento calcistico. Stiamo parlando di calcio quindi di uno sport e di uno spettacolo che dovrebbe essere connotato da elementi di tranquillità. Purtroppo però l’esperienza ci insegna che non è così. Siamo spesso costretti ad impegnare numerose risorse proprio per garantire che questo spettacolo si svolga al meglio. Spesso ci riusciamo, altre volte siamo costretti ad intervenire con una certa determinazione a fronte di azioni violente poste in essere da tifoserie scalmanate. Un onore per noi avere una squadra in serie A, ma anche un impegno a cui facciamo fronte con tutte le nostre forze».