“I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli”, 5 anni fa moriva Umberto Eco

Cinque anni fa moriva Umberto Eco, grande semiologo, scrittore, filosofo, saggista, professore universitario e molto altro. Un grande della cultura italiana e non solo il cui nome, dal 1991, è anche quello di un asteroide.

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».

Così Umberto Eco nel 2015 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino, dopo aver ricevuto dal rettore Gianmaria Ajani la laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media” perché «ha arricchito la cultura italiana e internazionale nei campi della filosofia, dell’analisi della società contemporanea e della letteratura, ha rinnovato profondamente lo studio della comunicazione e della semiotica».