Guarcino, in Ciociaria il comune a misura di anziano

di Massimo Mangiapelo

Spesso si dice che i centri storici ed i piccoli comuni si stanno svuotando. La fascia più giovane della popolazione se ne va e restano soltanto gli anziani. A Guarcino la pensano diversamente e, proprio prendendo spunto da questa situazione, si cercherà di far venire gli anziani in paese.

Il piccolo centro dei monti Ernici, infatti, diventerà il primo borgo d’Italia a misura di anziano. Entro cinque anni a Guarcino si trasferiranno 200 coppi di pensionati, 80 studenti universitari e altre 20 persone tra artigiani e piccoli imprenditori.

Tutto questo grazie a “Guarcino 2025”, un progetto ideato da Alessandro Boccanelli, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica e della onlus “Salute e società”. Partendo dalle linee guida disposte dalla Comunità Europea, Boccanelli ha attivato un comitato di medici, architetti, imprenditori, docenti universitari tra cui anche il rettore dell’Università Unicamillus Gianni Profita e l’economista Attilio Befera.

Lo scopo è quello di unire giovani e anziani in un progetto che prevede social housing, mobilità alternativa e turismo sostenibile, in un luogo verde e non inquinato con lo scopo di promuovere e tutelare la salute e valorizzare le risorse naturali e un turismo green.

«Il nostro obiettivo – spiega Boccanelli – è quello di sperimentare un nuovo percorso di “borgo smart”, puntando alla salute e al benessere. L’idea è quella di creare una sorta di alleanza “intergenerazionale” attraverso il cohousing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un’assistenza continua. Ciò è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti».

Guarcino, dunque, potrebbe diventare un borgo ecosostenibile e capace di accogliere turisti anche grazie al cicloturismo, ai sentieri immersi nella natura ed al Cammino di San Benedetto, che sta riscuotendo molto successo di partecipazione.

«L’idea del borgo ideale di Guarcino – dice sempre Boccanelli – può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani. I borghi italiani sono a rischio spopolamento e noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarli».

Guarcino potrebbe diventare un laboratorio di prova. E se tutto andrà secondo le previsioni, potrebbe essere il trampolino di lancio per il turismo nei piccoli centri che altri comuni potrebbero prendere ad esempio.