Gli angloamericani bombardano Cassino

[one_third]CassinoCassino[/one_third] “Un saluto ed un ringraziamento a tutte le Autorità civili, militari e religiose qui presenti. Saluto che estendo, in un giorno così particolare per la storia di Cassino, anche alle associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ai numerosi studenti che con grande piacere vedo presenti”. Con queste parole il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone ha aperto il suo intervento in occasione della cerimonia di commemorazione del 72° anniversario della distruzione di Cassino. “Il 15 marzo – ha continuato il sindaco – è per i cassinati una pagina di storia triste e dura, giunta ad un solo mese di distanza dal bombardamento che aveva colpito in modo ferale la meravigliosa Abbazia di Montecassino, che in ogni famiglia viene ricordata con profonda commozione e sofferenza, ma anche con l’orgoglio di un popolo che ha saputo ritrovare il coraggio di ricominciare. Non possiamo correre il rischio che le nuove e future generazioni, i cui familiari hanno subito in prima persona il dramma della guerra, frutto dell’odio e della prevaricazione, non conoscano questa pagina di storia della nostra città. A tal proposito non possiamo dimenticare tutti gli Amministratori comunali della Città che hanno profuso il loro impegno ed il loro contributo per la ricostruzione. Una rinascita non semplice, per la quale sono occorsi decenni, che ha restituito alla nostra Cassino quel ruolo di primo piano che la storia le ha assegnato nell’intero panorama provinciale. La vecchia Cassino, che ancora qualcuno oggi ricorda, piano piano ha lasciato il posto, grazie al contributo di tutti coloro che nel dopoguerra hanno fatto proprio il motto benedettino ‘Succisa Virescit’, ad una città moderna che proprio da quelle macerie è rinata. Una città sede di Università che oggi svolge un ruolo di primissimo piano nell’intero panorama provinciale e che vanta, nonostante la crisi che sta interessando l’intera nazione, una fervida attività nel settore commerciale, dei servizi, del turismo e dell’industria automobilistica, grazie alla presenza di Fca nel nostro territorio e di quel tessuto di piccole e medie imprese che sono il motore propulsore del nostro territorio. Giornate simili svolgono un ruolo importantissimo nel consolidare quei valori e quei sentimenti forti, alla base di un messaggio di Pace, che tutti noi dobbiamo fare nostro. Una riflessione voglio farla anche su un altro simbolo nel mondo della nostra città. La fiaccola Benedettina che quest’anno ha raggiunto l’Olanda ed è stata accolta con grande amicizia dal popolo olandese. Ogni anno la nostra fiaccola, simbolo di pace, illumina una capitale europea, per tornare nuovamente, qui, nella nostra città e nell’Abbazia di Montecassino, suo naturale luogo di appartenenza, dove continua a diffondere ovunque la regola di San Benedetto: Ora et labora. Nessuno potrà mai mettere in dubbio la grandezza e l’attualità del messaggio di San Benedetto, come nessuno potrà mai scalfire i valori del popolo cassinate. Evviva Cassino, evviva Montecassino”.