Frosinone, rigenerazione urbana vale 10 milioni di euro

L’ufficio urbanistica del Comune di Frosinone sta completando le procedure per l’affidamento, entro la prossima settimana, degli incarichi relativi alla complessa articolazione della rigenerazione urbana, che interesserà, secondo le stime, circa 2/3.000 immobili presenti all’interno del territorio comunale, con un introito potenziale di circa 10 milioni di euro. La procedura attivata prevede una prima fase di studio preliminare per l’individuazione degli ambiti e delle tipologie di intervento che dovrà, poi, essere sottoposta al vaglio sia delle associazioni professionali e di categoria, sia della Giunta e del Consiglio comunale, permettendo il recupero, a fini edilizi, di una vasta parte del territorio urbano e della stessa periferia contigua al centro cittadino. “La rigenerazione urbana che sta per partire – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – è sicuramente la novità ed opportunità urbanistica più importante dall’approvazione del Piano Regolatore Generale, datato circa mezzo secolo, ad oggi, soprattutto perché permetterà il recupero delle enormi volumetrie già esistenti, con l’adeguamento ad una realtà socio-economica mutata, attraverso cambi di destinazione d’uso o la definitiva sistemazione degli abusi edilizi ereditati dai decenni passati. Proprio per questo motivo, dopo l’assegnazione degli iniziali incarichi di studio e di valutazione, sarà necessario fissare riunioni di carattere quasi settimanale da parte della commissione urbanistica, allargata agli esperti e agli stakeholder del territorio, per utilizzare al meglio le potenzialità di uno strumento sicuramente utile ed agevole. Dopo il pronunciamento che sarà effettuato da parte del Consiglio comunale, si dovrà procedere nei due/tre anni successivi alla istruttoria delle singole pratiche, per evitare di dirottare le risorse e le intenzioni di quanti vogliono investire sul capoluogo verso altre direzioni o paralleli geografici. Del resto, la rigenerazione del tessuto urbanistico passa anche per l’armonizzazione del recupero delle volumetrie preesistenti, che dovranno essere integrate all’interno di un contesto nel quale il verde, gli standard pubblici ed i servizi di interesse collettivo, dovranno essere disegnati dall’ente comunale, in funzione dell’interesse generale”.