Frosinone, Ottaviani nomina assessori Rossella Testa e Massimo Renzi

Per la prima volta, siederanno due donne in giunta al Comune di Frosinone, Rossella Testa e Ombretta Ceccarelli.
Il sindaco del capoluogo, Nicola Ottaviani, dopo gli incontri con i gruppi e i consiglieri di maggioranza, ha proceduto alla nomina di due nuovi assessori nelle persone di Rossella Testa e Massimo Renzi. Inoltre, per garantire a tutti gli amministratori di proseguire il proficuo percorso intrapreso, è stata prevista una rotazione degli assessori, mentre le deleghe resteranno a disposizione del sindaco per assicurare la continuità e la omogeneità delle singole competenze.
“Tutti gli assessori – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – hanno dato prova di grande maturità e di senso civico, lavorando l’uno affianco all’altro per realizzare il programma amministrativo che sta centrando tutti gli obiettivi prefissi. I lavori di riqualificazione della Monti Lepini e di via Fabi, i cantieri aperti ed in via di ultimazione in varie zone della città, a cominciare dal Plus di corso Lazio, passando per il nuovo stadio di calcio, la cura del verde e del decoro urbano, l’acquisto del teatro municipale Nestor, l’apertura della nuova sede dell’Accademia di Belle Arti, il ripianamento decennale dei debiti comunali evitando il dissesto delle casse sono le prove più evidenti che tanto è stato fatto, e che tanto ancora si può e si deve fare”. I primi a mettersi a disposizione per la turnazione temporanea degli assessori sono stati Gagliardi e Fabrizi, che continueranno ad occuparsi insieme al sindaco, di servizi sociali e di cultura anche senza appannaggi economici, a riprova di un metodo innovativo che vede il coinvolgimento di tutti e undici gli assessori, senza aggravio per il bilancio comunale.
“Quando la logica è quella del lavoro e del sacrificio a favore della collettività – ha continuato il sindaco Nicola Ottaviani – allora prevale il senso della responsabilità e della solidarietà tra tutti gli assessori e tra i consiglieri comunali, per completare il programma amministrativo. Coloro che vivono il Comune come una società per azioni quotata in borsa, pensando di condizionare il sindaco e le scelte della città con l’abitudine di muovere i consiglieri come le pedine di una dama, avranno tempo per comprendere che sono stati eletti per fare progetti e proposte a favore del capoluogo, e non per giocare a fare i parlamentari, al bar del centro, dietro un long drink ed una ciotola di patatine”.