Frosinone-“Ottaviani cambia assessori per raccattare voti”

“L’amministrazione Ottaviani ha stabilito un record – ha affermato il consigliere comunale Angelo Pizzutelli – Quello dei cambi in giunta. Oramai stiamo perdendo il conto per questa girandola, pantomima ridicola, di assessori. Anche noi addetti ai lavori e che facciamo politica ogni giorno, fatichiamo a ricordare il numero di assessori cambiati figuriamoci il cittadino comune di Frosinone. Forse siamo al ventesimo assessore cambiato per questo turn over che, se va bene per una squadra di calcio impegnata su più fronti, in ambito amministrativo è davvero inopportuno ed anche inefficiente. L’ultimo cambio, solo ieri, sa poi di presa in giro. Si dimette un assessore (il dott. R. Mastrangeli) perché va a fare il coordinatore della campagna elettorale del sindaco quando avrebbe potuto tranquillamente portare avanti entrambe le cose, visto che poi il bilancio è stato già approvato e quindi si sarebbe trattato di fare ordinaria amministrazione per queste poche settimane che restano. In questo modo si è liberato un posto in giunta per far entrare un nuovo (si fa per dire) assessore. In realtà l’operazione rientro del già dimissionario assessore Massimo Renzi è solo un tentativo del sindaco di riaccaparrarsi qualche voto in vista delle elezioni – ha aggiunto l’esponente PD – Renzi si era dimesso (oppure era stato indotto a farlo?) tre anni fa adducendo motivi di lavoro incompatibili con l’attività da assessore. Ci risulta che lo stesso assessore continui certamente a lavorare. Cosa è cambiato allora? Oramai, a due mesi dal voto, come può incidere un nuovo assessore, quali strategie programmatiche può mettere in piedi per la crescita della Città? Si tratta, pertanto, di un ennesimo contentino dato per serrare le fila in vista del voto. Quello del continuo valzer degli assessori di questa amministrazione nasconde in realtà due elementi: 1) la scarsa personalità di detti delegati che si sono rincorsi l’un con l’altro nell’accaparrasi queste poltrone mai così mobili e girevoli; 2) l’accentramento assoluto del sindaco che, di fatto, in questo modo è come se avesse governato (forse meglio utilizzare il termine regnato) da solo in quanto, a turno, ha avocato a sé quasi tutte le deleghe senza poi dare il giusto tempo a nessuno dei propri collaboratori di capire i difficili ingranaggi della macchina amministrativa – ha concluso Pizzutelli – Insomma una giunta impalpabile che verrà presto dimenticata dai cittadini anche se questa scarsa serietà di utilizzare gli assessorati come strumento di captazione elettorale piuttosto che di efficienza amministrativa va assolutamente contrastata e combattuta affinché non si verifichi più nel futuro governativo di questo capoluogo”.