Frosinone, Marzi vuole lo Schioppo monumento nazionale Testa gli ricorda di chiedere soldi al PD

“Cosa aspetta il Comune di Frosinone ad inviare il parere per l’Istituzione del Monumento Naturale allo Schioppo – ha affermato Domenico Marzi, candidato a sindaco di Frosinone – Vuole vanificare il lavoro della Regione Lazio che, su richiesta delle associazioni locali, ha già avviato l’iter? Questa inerzia, su tutti i fronti, non è più ammissibile. Tuteliamo l’ambiente e valorizziamo le nostre bellezze naturali. Noi ci siamo. E sosterremo chi quotidianamente lavora con passione per la nostra città”.

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Rossella Testa. “Capisco che ormai dopo il ‘gattile’ e la proposta della scissione dell’atomo, l’altro argomento per eccellere nella fiera dell’ovvio poteva essere solo la cascata dello Schioppo ma anziché moltiplicare i vincoli, PD e Regione Lazio farebbero una figura migliore a metterci sopra qualche centesimo di euro. I parchi naturali e le bellezze paesaggistiche, infatti, non si conservano o tutelano grazie alle chiacchiere, ma solo con lo stanziamento di risorse economiche e finanziarie, come avvenuto per altre realtà della provincia, come la selva di Paliano, dove la Regione, stranamente, di soldi ne ha spesi in quantità industriale. Qualcuno, prima o poi, spiegherà a questi cultori del vuoto cosmico che l’area dello Schioppo è già sottoposta, naturalmente, a vincolo paesaggistico e idrogeologico, senza che sia necessario produrre altra burocrazia, nella quale si sono già dimostrati devastanti sul Sin, sulla discarica di via Le Lame, fino a produrre il grande risultato della fuga della Catalent, con milioni di euro di investimenti e maestranze che vanno all’estero”.

Redazione Frosinone