Frosinone, madre e figlia arrestate per spaccio di droga

Questa mattina, nel corso di un mirato servizio di controllo delle persone sottoposte a misure di prevenzione e sicurezza, personale delle Volanti e della Squadra Mobile si reca presso l’abitazione di una quarantatreenne del capoluogo, agli arresti domiciliari per una condanna a 6 anni ed 8 mesi per reati in materia di sostanze stupefacenti. 
La donna, consorte di un noto pregiudicato di etnia Rom, alla vista degli agenti appare insolitamente nervosa e guarda con insistenza in direzione delle due figlie conviventi, di 20 e 16 anni, e della finestra poco distante. 
Ad uno degli operatori di polizia non sfugge un movimento furtivo della maggiore delle congiunte. 
I sospetti trovano conferme quando nel guardare fuori della finestra dell’appartamento, i poliziotti vedono un sacchetto nero adagiato su un ballatoio; inoltre il lancio della busta di plastica non è sfuggito a personale della Squadra Mobile che si trova all’esterno della palazzina. Gli agenti recuperano prontamente il sacchetto, all’interno del quale trovano un calzino “fantasmino” nel quale sono stati occultati 68 involucri di polvere bianca. 
Viene effettuata, dunque, una perquisizione personale e domiciliare che consente di rinvenire 500 euro, perlopiù suddivisi in banconote da 20 euro, nonché un calzino spaiato uguale a quello rinvenuto. 
Gli accertamenti tecnici sulla sostanza recuperata, effettuati dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, consentono di accertare che si tratta di cocaina. La madre e la figlia maggiorenne sono state arrestate, la prima accompagnata presso la casa circondariale di Rebibbia a Roma e la seconda messa agli arresti domiciliari. 
Entrambe dovranno rispondere dinanzi l’Autorità Giudiziaria di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso.